Addio a Ratan Tata, l'ex presidente del gruppo automobilistico

Grazie alla sua guida fece uscire l'India dall'enorme crisi economica dei primi anni '90. Clamorose furono le acquisizioni del gruppo, tra cui i marchi Jaguar e Land Rover

Addio a Ratan Tata, l'ex presidente del gruppo automobilistico
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Se n'è andato all'età di 86 anni a Mumbai, dopo una lunga malattia, Ratan Tata, l'ex presidente dell'omonimo gruppo automobilistico. A darne notizia il colosso indiano. L'uomo si trovava nella terapia intensiva in un ospedale della capitale indiana dove era entrato qualche giorno fa, ufficialmente per eseguire una serie di test medici.

Chi era

Tata è stato l'uomo che grazie ad una serie di clamorose acquisizioni ha imposto sulla scena globale una conglomerata indiana molto vasta che ha guidato per oltre 20 anni come presidente. La sua è stata sicuramente la figura imprenditoriale che ha portato l'India risorgere a livello globale. Il suo gruppo salì al vertice proprio quando New Delhi, nel mezzo di una devastante crisi economica intraprese la strada del capitalismo.

Nipote del fondatore del gruppo Jamshedji Tata, era nato il 28 dicembre 1937. Dopo essersi diplomato architetto all'Università Cornell, negli Stati Uniti, ha iniziato a lavorare nel gruppo nel 1962 diventando poi presidente nel 1991 quando il conglomerato iniziò una grande ascesa a livello globale.

Ai vertici dell'economia

Tata fu il protagonista di questo epocale cambiamento. Una delle sue prime azioni fu cercare di limitare il potere di alcuni capi delle aziende del gruppo, imponendo l’età pensionabile, promuovendo persone più giovani in posizioni di vertice e rafforzando il controllo sulle società.

Nel 1996 fondò la Teleservices e nel 2004 portò in borsa Tata Consultancy Services, operazione che fruttò al gruppo guadagni enormi. Oltre a questo furono le acquisizioni estere che regalarono all'azienda prestigio mondiale. Fu proprio il gruppo che nel 2000 acquistò la società britanni di tè Tetley per per 432 milioni di dollari e l’acciaieria anglo-olandese Corus nel 2007 per 13 miliardi di dollari che all’epoca fu la più grande acquisizione di una società straniera da parte di un’azienda indiana. Tata Motors acquisì poi i marchi di auto di lusso britannici Jaguar e Land Rover da Ford nel 2008 per 2,3 miliardi di dollari.

I messaggi di cordoglio

Tanti i messaggi arrivati alla famiglia da ogni parte del mondo. Il primo ministro Narendra Modi, in un post su 'X', gli ha reso omaggio ricordando un "imprenditore visionario, un'anima compassionevole, un essere umano straordinario, colui che ha fornito una guida stabile a una delle più antiche e prestigiose case d'affari indiane.

Allo stesso tempo, il suo contributo è andato ben oltre i suoi uffici. Si è fatto apprezzare da molte persone grazie alla sua umiltà, alla sua gentilezza e al suo impegno costante per rendere migliore la nostra società".

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