"Avevo 13 anni. Se io tornassi indietro e sapessi di poter andare in un centro antiviolenza, in un posto dove mi ascoltano, mi proteggono e mi difendono, ci andrei subito". Paola Turci, all'interno di una puntata di Belve, che non è ancora andata in onda su La9, ha svelato di essere stata vittima di molestie. Ma come si è arrivati a questa rivelazione?
Lo spunto, individuato dalla presentatrice del programma, è nato discutendo di "Fiori di Giardino", che è una canzone del repertorio della Turci. Il pezzo, che non è recente, narra metaforicamente di un fiore "colto" in modo "incauto", attraverso modalità simili a quelle di un "assassino", raccontando uno specifico caso. La cantante italiana ha reso noto di aver fatto analisi proprio mentre quella canzone veniva pubblicata: "...ho tirato fuori quello che avevo sepolto negli anni, insomma. E quella storia mi riguarda". Il racconto della nota artista è stato riportato pure da Dagospia. La riflessione della cantante, però, non ha riguardato solo il suo passato: "Dicono di me che sono lesbica e non è vero, ma non mi dispiace". L'autrice di "Questione di sguardi" ha comunque ammesso di non essere affatto dispiaciuta dal rappresentare, in ogni caso, una icona lesbo.
Tornando alle molestie, quelle che la Turci ha dichiarato di aver subito quando aveva solo 13 anni, c'è anche un altro passaggio che potrebbe suscitare scalpore.
La Fagnani, che presenta Belve, ha domandato alla Turci se avesse mai avuto modo di rivedere la persona di cui è stata vittima: "Certo, l'ho incontrata nel tempo – ha risposto Paola Turci - . Poi - ha aggiunto - , è morta perché era già grande. Non mi ha mai detto niente… anche da parte di chi commette la molestia, c'è la rimozione". La puntata in questione sarà trasmessa domani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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