Addio a Giancarlo Fassina, il "mago della luce"

Tra i più importanti architetti del Novecento, si specializzò nell'illuminazione. Insieme a Michele de Lucchi creò le lampade Tolomeo, che divennero delle vere e proprie icone. È morto all'età di 84 anni

Addio a Giancarlo Fassina, il "mago della luce"

Lo chiamavano "Mago della luce", perché quello era il suo mestiere. E perché il suo nome, a lungo, è stato legato al progetto di alcune tra le più celebri lampade del design italiano recente. È morto venerdì, a 84 anni, Giancarlo Fassina, che nella vita fu architetto, ingengere e desinger. L'annuncio della sua scomparsa, avvenuta a Milano, è stato dato dall'Associazione per il Disegno industriale.

Gli inizi e la carriera

Nato nel capoluogo lombardo nel 1935, si era diplomato all'Istituto superiore di ingegneria di Friburgo, in Germania e tempo dopo si era laureato al Politecnico, della stessa città. La sua carriera era iniziata come responsabile della progettazione in un'azienda produttrice di motori endotermici e relative applicazioni industriali. Ma fu a 30 anni, nel 1959, che entrò in Artemide, azienda milanese specializzata nella produzione di accessori per l'illuminazione, fondata da Ernesto Gismondi e Sergio Mazza, con il compito di strutturare il settore tecnico-progettuale e il reparto di modellistica e prototipazione dei nuovi prodotti. Con questo ruolo, Fassina partecipò attivamente alla definizione di tutti i prodotti Artemide e, in particolare, con Enzo Mari alla progettazione del sistema Aggregato.

"Il mago" degli allestimenti

Da oltre 50 anni specializzato nella progettazione di apparecchi per illuminazione, Fassina ha collaborato con le più note aziende di apparecchi per illuminazione. Poi allestì mostre e musei, curando ogni dettaglio e studiando angolazioni, esposizioni e ombre. Progettò l'illuminazione della mostra su "Hayez" a Palazzo Reale, a Milano, e altre manifestazioni come "Design in Usa", al Castello Sforzesco e l'illuminazione dell'aula magna dell'Accademia di Brera. Nel 1985, Fassina collaborò con l'architetto Marco Zanuso per l'illuminazione del nuovo teatro Fossati, a Milano, e nel 1986 con l'architetto Mario Bellini per l'illuminazione della mostra "Il progetto domestico" alla Triennale di Milano.

Le lampade Tolomeo

Nello stesso anno progettò con l'architetto Michele de Lucchi la serie di lampade Tolomeo, prodotte da Artemide, che valsero il premio Compasso d'oro Adi del 1989, prodotte da Artemide.

Dal 2000 ha insegnato disegno industriale e ingegnerizzazione del prodotto all'istituto Isia di Firenze. A partire dal 2001 ha progettato con Carlo Forcolini lampade e sistemi di illuminazione per Luceplan, Lucitala, Nemo, Valenti, Caimi-brevetti e per OY-light.

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