Libri per capire l'orrore dei lager

Sono molti i libri a tema che arrivano in libreria in coincidenza con la Giornata della memoria

Sono molti i libri a tema che arrivano in libreria in coincidenza con la Giornata della memoria. Tra gli altri vi segnaliamo: «L'ultimo degli ingiusti» di Claude Lanzamann edito da Skira (pagg. 129, euro 15). Racconta la vicenda del rabbino Benjamin Murmelstein, personalità brillante della comunità ebraica di Vienna che, sin dal marzo 1938, si oppose a Eichmann per strappargli il maggior numero di vittime possibile, prima di diventare l'ultimo decano del consiglio degli ebrei di Theresienstadt. Theresienstadt, un «ghetto modello».

In realtà era uno specchietto per le allodole per le potenze straniere e la Croce Rossa. Murmelstein fu a lungo accusato di collaborazionismo e non poté mai mettere piede in Israele. Ma Murmelstein rimase con il suo popolo, anche se avrebbe potuto fuggire. Un tribunale cecoslovacco lo assolse da tutte le accuse ma la sua onorabilità rimase compromessa costringendolo a una vita da esule a Roma. Edito da Giuntina invece «Pro Armenia. Voci ebraiche sul genocidio armeno» (pagg. 134, euro 12). Il volumetto, a cura di Fulvio Cortese e Francesco Berti e con prefazione di Antonia Arslan, raccoglie testimonianze ebraiche sul genocidio armeno, tra cui quella di Aaron Aaronsohn, agronomo e spia dell'Intesa nell'Impero ottomano. Aaronsohn vergò un memorandum per il ministero della guerra a Londra che riferiva con incredibile precisione la strage in corso e sui suoi moventi. Più personale, ma molto toccante «La memoria dei fiori. Il diario di Rywka Lipszyc» Garzanti (pagg. 196, euro 14,90).

Il testo racconta la vita di una ragazza dal ghetto di Lodz ai forni di Auschwitz. Nell'ambito della narrativa per ragazzi Piemme invece pubblica il libro di Liliana Segre (con Daniela Palumbo) «Fino a quando la mia stella brillerà». Racconta la vicenda della piccola Liliana che a tredici anni venne deportata ad Auschwitz. Partì il 30 gennaio 1944 dal binario 21 della stazione Centrale di Milano e fu l'unica bambina di quel treno a tornare. Tassello fondamentale del viaggio nella follia dei lager di Primo Levi è «Così fu Auschwitz Testimonianze 1945-1986» pubblicato da Einaudi(pagg. 245, euro 13).

Nel 1945, all'indomani della liberazione, i militari sovietici che controllavano il campo per ex prigionieri di Katowice, chiesero a Primo Levi e a Leonardo De Benedetti, suo compagno di prigionia, di redigere una relazione sulle condizioni sanitarie del Lager. Il risultato fu il Rapporto su Auschwitz: una testimonianza straordinaria.

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