Per la prima del Lohengrin un grande vino dedicato al Teatro alla Scala

Bellavista, azienda leader della Franciacorta e partner del teatro meneghino, farà brindare i protagonisti dell'opera e gli invitati alla cena di gala con un'edizione limitata della Riserva Vittorio Moretti 2004, che viene prodotta solo nelle grandi annate. E per i prossimi due anni si bissa, fino a formare una magica trilogia

L'edizione limitata della Riserva Vittorio Moretti 2004
L'edizione limitata della Riserva Vittorio Moretti 2004

La prima del Lohengrin al Teatro alla Scala di venerdì prossimo non sarà un evento solo per gli amanti dell'opera e della mondanità, ma anche per gli enoappassionati. Bellavista, azienda leader della Franciacorta, partner del teatro meneghino come vino d'onore dei festeggiamenti celebrativi, presenterà nell'occasione un'etichetta «ad hoc» con la quale brinderanno gli interpreti della prima e gli ospiti della cena di gala. Si tratta del Vittorio Moretti 2004 Teatro alla Scala, edizione limitata della cuvée più pregiata dell'azienda di Erbusco, prodotta dal 1984 soltanto in sette vendemmie ritenute degne di rappresentare il carattere del fondatore dell'azienda, quel Vittorio Moretti a cui è intitolata la bottiglia. E la vendemmia 2004, peraltro l'anno in cui il Teatro alla Scala ha riaperto e in cui è iniziata la partnership tra il teatro e Bellavista, fu quasi irripetibile e dà oggi vita a un vino (l'uvaggio comprende un 57 per cento di Chardonnay e un 43 di Pinot Nero) di classe indimenticabile, che esprime, secondo le parole dell'enologo Mattia Vezzola, «tutta l'eleganza che la vocazione del territorio di Franciacorta è in grado di dare, dimostrando al contempo la longevità alla quale sono destinati i vini Bellavista per una precisa intenzione che, andando controcorrente rispetto alle mode, ricerca nelle bollicine un raro connubio di energia, velocità e leggerezza. Equilibrio che solo il tempo e l'assoluta qualità della materia prima possono conferire ad una rigorosa selezione di vendemmia, composta da 50 selezioni di vigne che hanno oltre vent'anni di età e sono esposte a Sud, Sud-Est».
Un simile campione non poteva «soggiornare» in una bottiglia come le altre. E così anche il «packaging» è stato studiato con cura. «L'immagine della bottiglia - spiega Francesca Moretti, figlia di Vittorio e titolare della cantina - è stata curata da un piccolo studio di Parigi, specializzato in progetti che integrano nell'immagine di prodotto i valori artistici ai quali si ispira l'azienda. Partendo dal fedele spartito dei principali temi del Lohengrin suggeriti dalla Scala, sono stati realizzati a mano dei modelli e uno di essi è diventato il tema dell'immagine della confezione e il segno distintivo che abbraccia la bottiglia. Tutto il confezionamento è stato realizzato a mano perché solo manualmente era possibile curare alcuni dettagli quali l'apposizione del sigillo, della speciale etichetta e dello spartito. Non solo un esercizio di stile, ma una scelta coerente con il metodo di produzione artigianale che dà forma e stile ad ogni nostra Riserva». Il claim che accompagna il progetto recita «New air on wine» per ricordare che l'aria è l'essenza dell'opera lirica, ma anche del mestiere di chi trae dalla natura risultati che ne sappiano esprimere tutta la meraviglia.
Ma non finisce qui. La Riserva Vittorio Moretti 2004 dedicata al Lohengrin è solo il primo atto di una trilogia di vini che legheranno il nome Bellavista alla Scala: nel 2013 è già prevista un'altra edizione limitata della stessa vendemmia del vino (ma con sboccatura 2013) dedicata alla Traviata di Giuseppe Verdi, che sarà l'opera inaugurale di quella stagione, mentre nel 2014 la sboccatura della stessa cuvée sarà dedicata alla prima opera in cartellone tra due anni, non ancora nota.

Ogni vino sarà tirato in 5mila bottiglie e messo in commercio al prezzo consigliato di 130 euro. Dal 2014 saranno disponibili anche mille cofanetto con le tre edizioni. Il ricavato servirà ad aiutare i giovani musicisti che frequentano l'Accademia della Scala.

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