Aveva 87 anni Vittorio Sermonti, intellettuale e scrittore che, da grande esperto di Dante, lo fece riscoprire agli italiani. Nato a Roma nel 1929, fu anche saggista, traduttore, regista per la radio e la televisione, giornalista e docente.
Nel mondo del giornalismo lavorò per L'Unità, poi per Il Mattino e Il Corriere della Sera. Le sue regie radiofoniche lo fecero lavorare accanto a maestri come Vittorio Gassman, Paolo Poli e Carmelo Bene.
Da esperto dantista, non si fece troppo convincere dalla Commedia di Benigni. "Il suo modo di attualizzare Dante - disse in un'intervista a Sorrisi e canzoni - è divertente ma non si possono dire spiritosaggini e cose un po’ ovvie per adescare il pubblico. Questo non è un buon servizio fatto al Poeta e nemmeno agli ascoltatori".
"Mi prendo qualche giorno di riposo", aveva scritto qualche giorno fa in un tweet, il suo ultimo, aggiungendo: "I vostri commenti mi faranno compagnia".
Cari amici, mi prendo qualche giorno di riposo. I vostri commenti mi faranno compagnia.
— Vittorio Sermonti (@VSermonti) 21 novembre 2016
Nel suo ultimo romanzo, l'autobiografico Se avessero, Sermonti raccontò la sua vita e la
storia d'Italia. "Mio fratello camerata sfuggì ai partigiani - raccontò in un'intervista al Giornale -. E la mia vita cambiò". La sua "opera ultima", così l'aveva definita arrivò fino alla cinquina finale del Premio Strega.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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