Pescara, per le statue sparite 70 anni fa, la denuncia arriva soltanto ora

Presentata a Pescara la denuncia internazionale per delle sculture di bronzo sparite dal ponte littorio durante la Seconda guerra mondiale

Pescara, per le statue sparite 70 anni fa, la denuncia arriva soltanto ora

Denunciato il furto delle statue rubate... settant'anni fa. Succede anche questo in Italia e in particolare a Pescara, dove ai carabinieri è stata presentata ieri la denuncia internazionale per la sottrazione di quattro statue allegoriche.

Le sculture - opera dell'artista locale Nicola D'Antino, in auge ai tempi del fascismo e autore anche di alcune statue del Foro Italico a Roma - erano posizionate su quello che allora si chiamava ponte Littoio (l'attuale ponte Risorgimento che collega le due zone della città all'altezza del Municipio). Realizzate in bronzo, le statue costarono 130mila lire e furono consegnate alla città nell'agosto del 1935. Come racconta il giornale locale PrimaDaNoi, si trattava di quattro nudi femminili che rappresentavano gli elementi economici della Regione: pastorizia, agricoltura, pesca e industria.

Ma durante la Seconda Guerra Mondiale, poco prima che i tedeschi si ritirassero dalla città facendo saltare il ponte, le statue scomparvero.

Finora - ed è per questo che non fu mai presentata denuncia - l'ipotesi prevalente era quella che vedeva le statue fuse per riutilizzare il bronzo. Adesso però il Comitato Pescaratutela/Selfie ha deciso di rivolgersi ai carabinieri e di riaccendere la speranza: chissà che le sculture non siano in giro per l'Europa...

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