Scuola, allarme dall'Ocse: "Gli studenti italiani peggiorati nella lettura"

Scuola, allarme dall'Ocse: "Gli studenti italiani peggiorati nella lettura"

Gli studenti italiani fanno più fatica nella lettura che in matematica. È uno dei sorprendenti risultati che emerge dall'analisi effettuata dall'Ocse, che ha sottoposto alla prova Pisa 600mila 15enni, in 79 Paesi di tutto il mondo. Per la prima volta, anche la Cina è stata rappresentata, con 4 città, che balzano in cima a tutte e tre le classifiche. In Europa, i primi posti vanno ai Paesi scandinaci, seguiti da Estonia e Polonia.

L'indagine Ocse in Italia

In Italia, l'indagine ha preso in considerazione un campione di 11mila studenti di 15 anni, che frequentano il secondo anno delle scuole superiori, tra licei, istituti tecnici e professionali. I risultati medi mostrano un panorama positivo per quanto riguarda la matematica, ma a stupire è la difficoltà della lettura e nella comprensione del testo. Inoltre, il 57% dei ragazzi ha perso almeno un giorno di scuola.

Buoni risultati in matematica

Nel nostro Paese, gli studenti sono in linea con la media in matematica: 487 punti contro 489, con punte di 524. Sono 3 su 4 i ragazzi a raggiungere la sufficienza e 1 su 10 ad ottenere risultati eccellenti. Tra questi ultimi, la maggior parte sono maschi: gli studenti, infatti, ottengono un punteggio di 16 punti superiore, rispetto a quello delle ragazze. Ma, tra Nord e Sud, si registra una differenza marcata, dato che nelle regioni meridionali 1 studente su 3 è insufficiente (oltre il 30%), mentre al Nord gli scarsi risultati vengono attribuiti solamente al 15% degli alunni.

Italiani deboli nella lettura

Ma, in lettura, si registrano oltre 10 punti sotto la media degli altri Pesi, con 476 punti contro 487. Crolla anche la preparazione nelle scienze, con 468 punti conro i 489 di media. A giudicare dai dati dell'indagine Pisa di Ocse, però, le scarse capacità di lettura sarebbero dettate dalla fatica dei nostri studenti a raggiungere livelli alti. Negli altri Paesi, infatti, i "top performes" sono circa il 10%, mentre da noi circa la metà. Oltre alla comprensione del brano, quest'anno, agli studenti era stato chiesto di valutare anche la sua attendibilità. Il risultato? Solo un 15enne su 10 è in grado di distinguere una fake news. In Italia, la situazione è ancora più preoccupante, dato che solo 1 su 20 riesce a destreggiarsi su Internet. In lettura, le ragazze risultano migliori dei maschi, superati di oltre 25 punti.

Risultati bassi nelle scienze

Flop dell'Italia anche in scienze, dove gli studenti davvero bravi sono una rarità: solo il 3%, contro il 7% della media Ocse. I risultati negativi dell'inchiesta Ocse-Pisa 2018 hanno una causa precisa: sono diminuiti gli studenti eccellenti in scienze e, contemporaneamente, gli alunni sotto la sufficienza sono tornati ai livelli del 2006 (negli ultimi anni si era registrato un miglioramento). Non ha raggiunto un buon punteggio il 15/20% dei 15enni che studiano nel Nord Italia e il 35% di quelli del Sud.

Il divario geografico

In Italia, inoltre, le differenze territoriali sono clamorose, che si tratti di matematica, letteratura o scienze. A Nordest e Nordovest, infatti, sono stati registrati rispettivamente 501 e 498 punti di media nel test di lettura, un risultato paragonabile a quello degli Stati in cima alla classifica, come Danimarca, Giappone, Svezia e Norvegia.

Le scuole del Centro, invece, sono paragonabili a Svizzera e Austra, con 484 punti di media, mentre quelle del Sud e delle Isole hanno collezionato 453 e 439 punti di media, risultati inferiori anche a quelli di Paesi come Ucraina e Grecia. Per quanto riguarda il test di lettura, la percentuale di insufficienti è più alta nelle regioni meridionali.

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