Quando i flash dei media sono tutti accesi è facile trovare gli eroi da innalzare. Quando, però, quei flash si spengono anche la memoria tende a farsi più cupa e indefinita. È quanto è accaduto in Siria, dove i riflettori si sono spenti e nella mente delle persone si è quasi dissolta la tragedia di anni di guerra. Vittime, feriti, città distrutte ma anche un inestimabile patrimonio storico e artistico devastato dalla furia iconoclasta dell'Isis, capace di devastare, tra gli altri, un tesoro come Palmyra. È qui che ha perso la vita Khaled al-Asaad, il grande archeologo siriano che si occupava di preservarne la storia.
È stato brutalmente ucciso dall'Isis nel 2015 e oggi, a diversi anni di distanza e quando il suo ricordo in Occidente sembrava sfumato, al Salone del libro di Torino è nato il Premio internazionale World heritage hero. L'idea è quella di istituire un evento dedicato a chi difende la cultura in territori di conflitto e di rischio, là dove fare cultura significa mettere quotidianamente in gioco la propria vita. Il premio è stato ideato dalla Fondazione H.Opes – Humanae Opes, insieme all'assessorato alla Cooperazione internazionale della Regione Piemonte, con il Circolo dei lettori di Torino ed il Centro conservazione e restauro "La venaria reale". Grazie a questo premio, nei prossimi mesi i giovani archeologi siriani impegnati nel recupero dei siti archeologici devastati dal terrorismo islamista verranno formati dagli esperti italiani.
La cerimonia di premiazione ha visto protagonista il nipote di al-Asaad, Mohammad H. Al-Hariri, che ha raccolto la preziosa eredità scientifica e morale del nonno, insieme a sua mamma Zanoubia Al-Asaad. "L’Occidente sta già dimenticando l’orrore dell’ISIS, che pure insanguina ancora la Siria e l’Africa con il suo terrorismo. Noi invece non dimentichiamo e celebriamo all’interno del principale evento culturale italiano l’eroismo di chi, come Khaled Al Asaad, ha sacrificato la vita per difendere a Palmira il patrimonio culturale della Civiltà classica dalla furia iconoclasta della jihad islamista", ha dichiarato l'assessore alla Cooperazione internazionale della Regione Piemonte, Maurizio Marrone.
Per questo motivo, ha proseguito l'assessore, "per onorare anche con azioni concrete la sua memoria, la cooperazione internazionale della Regione Piemonte formerà i futuri archeologi siriani con un ente di
eccellenza come il Centro restauro della Venaria Reale. È un aiuto concreto che dobbiamo al popolo siriano dopo anni di guerra feroce, anche e soprattutto quando si spengono cinicamente i flash dei media".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.