In concomitanza con l'uscita di "Gli anni delle meraviglie. Da Piero della Francesca a Pontormo" e reduce dal successo alla regia della "Vedova Allegra", messa in scena a Salerno, Vittorio Sgarbi si confessa a Chi, in edicola domani.
Uno Sgarbi come al solito frizzante e polemico. Dice di considerarsi "l'opera italiana più imitata" e, dopo aver paragonato Silvio Berlusconi a una "vedova allegra" in quanto "vedovo del potere, ma allegro di essere al centro dei giochi" , passa poi a parlare dei "figli politici" del Cavaliere: Renzi e Salvini.
Sgarbi stronca Alessandra Moretti, fresca candidata Pd alla Regione Veneto: "Dice che le donne della nuova sinistra sono più ladylike, ma dimentica che sono arrivate perché le ha volute Renzi come quote rosa. Non sono lì per il merito, ma perché scelte da un uomo. Sono la prosecuzione della Minetti, con altri mezzi, con più stile. Bisogna rivalutare Rosy Bindi, che non ha mai avuto dietro nessun uomo".
Critica infine il "Bosco verticale" di Stefano Boeri,
recentemente premiato come grattacielo più bello del mondo: "Una favela verticale. È il simbolo di una natura abusiva anche se autorizzata. Mi pare una delle cose più brutte che siano state concepite. È più bella casa mia".
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