Mai più i toponomi fascisti sui documenti d'identità dei cittadini della Valle d'Aosta. Ad annunciarlo è il presidente della regione Antonio Fasson, intervenuto a proposito del caso di un residente a La Thuile che si è visto assegnare il documento di riconoscimento in versione elettronica con il luogo di nascita indicata secondo la toponomastica in vigore sotto il ventennio fascista.
"Questa situazione non è accettabile: non si può dimenticare che l’italianizzazione delle denominazioni dei nostri Comuni non è stato un atto volontario, ma un’imposizione volta a cancellare l’identità francofona della Valle d’Aosta" ricorda il presidente. Che a seguire ha aggiunto: "Abbiamo provveduto ad invitare i Sindaci a dare indicazioni ai funzionari dei servizi di anagrafe e stato civile affinché inseriscano manualmente la corretta denominazione" le parole di Fasson riportate da La Stampa.
E ancora, spiega: "Questa situazione grave e assurda è dovuta all’adesione da parte dei Comuni valdostani nel 2018 all’Anagrafe nazionale della popolazione residente, ovvero la banca dati nella quale stanno progressivamente confluendo le anagrafi dei Comuni italiani […] Questo è il motivo per cui per i Comuni valdostani sono inserite nella banca dati dell’Anagrafe
nazionale le denominazioni imposte dal regime fascista, che sono così automaticamente riportate nelle nuove carte di identità elettroniche per i nati durante il regime fascista, tra il 1939 e il 1946".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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