Roma - Manovra sì, manovra no, manovra forse. In Parlamento si discute sulla possibile «manutenzione» dei conti pubblici per 7-8 miliardi di euro. Ma più che alle polemiche politiche, il governo pensa alle cose da fare. Oggi si vara il decreto per lo sviluppo che contiene, fra l’altro, la versione aggiornata del «Piano casa», il credito d’imposta per le assunzioni al Sud, uno «scudo» per i mutui, risparmi di costi burocratici per le imprese, un piano triennale di assunzioni dei precari nella scuola. Previsto anche un tetto ai bonus dei banchieri, e il divieto di distribuzione dei dividenti, se necessario per mantenere una solida base patrimoniale degli istituti di credito: i dettagli li stabilirà la Banca d’Italia. Riemerge così la vecchia ruggine fra Giulio Tremonti e le banche. Bankitalia potrebbe anche rimuovere i banchieri non più idonei a ricoprire il loro ruolo.
Attribuito a «fonti di governo» e subito smentito dal sottosegretario all’Economia Luigi Casero, l’intervento sui conti altro non è che la consueta «manutenzione» di bilancio a saldo zero, necessaria per finanziare spese essenziali, come quelle per le missioni militari all’estero. L’opposizione, che parla di stangata in arrivo, fa inutile polemica: la correzione vera e propria è infatti prevista dal Documento di economia e finanza per il biennio 2013-2014. Ma ecco le principali norme del decreto sviluppo.
Casa, +20% di volume. Per le abitazioni che saranno riqualificate è in arrivo un «premio»: la possibilità di un aumento di volume del 20%. Per gli edifici adibiti a uso diverso da quello residenziale l’ampliamento è del 10%. Per i piani casa le regioni avranno 120 giorni di tempo, poi scatteranno le norme nazionali. Due i mesi di tempo per approvare norme che riconoscano l’aumento di volumetria «premio», e le modifiche di destinazione d’uso.
Assunzioni al Sud. In arrivo 300 euro al mese di credito d’imposta per ogni nuovo assunto a tempo indeterminato nei prossimi 12 mesi, al Sud. Interessa i lavoratori disoccupati da oltre 6 mesi, o comunque «svantaggiati». Si prevede anche un credito d’imposta biennale per le spese in ricerca in collaborazione con le Università.
Mutui, scudo per i tassi. Sarà possibile rinegoziare i mutui casa a tasso variabile fino a 150mila euro da parte dei meno abbienti (con reddito inferiore a 30mila euro).
Assunzioni nella scuola. Con un piano triennale saranno assorbiti i 65 mila precari della scuola, sulla base dei posti disponibili per ciascun anno, dal 2011 al 2013, e fatta salva la stabilità dei conti pubblici.
In ogni caso, non è prevista la ricostruzione delle carriere; e i trasferimenti saranno concessi solo dopo 5 anni di servizio nella provincia a cui si viene assegnati.Costi burocratici. Uno snellimento burocratico consentirà alle imprese risparmi di 10-12 miliardi di euro. Via libera anche ai «distretti balneari», che godranno di semplificazioni amministrative e sgravi fiscali.
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