Il derby da scudetto ha un padrone: è il Milan Uno strepitoso Pato è il giustiziere dell'Inter: 3-0

Spettacolo a San Siro tra rossoneri e nerazzurri, striscioni contro il tecnico nerazzurro. Gli uomini di Allegri subito in vantaggio con il brasiliano. Nel finale di primo tempo decisivo due volte Abbiati. Poi nella ripresa l'espulsione di Chivu e il raddoppio di Pato. Il barese nel finale sigla il rigore poi si fa cacciare. Il Milan torna a +5

Il derby da scudetto ha un padrone: è il Milan 
Uno strepitoso Pato è il giustiziere dell'Inter: 3-0

Milano - Cinico, spietato, terribile. Di piede dopo un minuto, di testa dopo un'ora. Due gol splendidi per tempismo, opportunismo e praticità. E' Pato, il neo fidanzato della vice presidente Barbara Berlusconi, il giustiziere dell'Inter e dell'ex Leonardo. Forza dell'amore? O voglia di rivincita per l'ex tecnico, bersagliato di cori, fischi e striscioni dalla curva rossonera (si sprecano i riferimenti ai 30 denari, quasi artistica la riproduzione dell'ultima cena con Leo al posto di Giuda). Sia come sia il brasiliano, in assenza di Ibrahimovic (ancora squalificato), regala al Milan un derby che forse pesa mezzo scudetto. Fermata la "remuntada" interista e i nerazzurri in classifica tornano a -5, collezionando la seconda stracittadina persa in stagione. Moratti ai suoi può imputare forse una partenza ad "andamento lento". Ma nel finale di primo tempo Abbiati è superlativo prima su Pazzini e poi volando sulla riga dopo un colpo di testa di Thiago Motta. Nella ripresa, dopo il rosso (sacrosanto) a Chivu e il raddoppio di Pato i nerazzurri spariscono dal campo. Leonardo tenta la mossa della disperazione inserendo Milito, insieme a Eto'o e Sneijder, ma l'idea non produce effetti. Nel finale rossonero c'è tutto Cassano in 11 minuti. Si procura e trasforma un rigore. E due minuti dopo si fa cacciare per doppia ammonizione.

Pato bruciante Al primo sospiro il Milan trasforma l'adrenalina in gioia pura. Seedorf serve Robinho in area, Ranocchia e Chivu vanno su Pato, ma Julio Cesar anticipa in uscita Binho. Sulla respinta si avventa il Papero che non perdona. E' 1-0 e sono passati 43". L'Inter accusa il colpo. Al 9' Abate salta Zanetti e dal fondo crossa sul secondo palo: sulla sventola al volo di Seedorf Maicon si oppone con un braccio. L'arbitro Rizzoli lascia giocare. I nerazzurri si scuotono al 19'. Pazzini vince un rimpallo e supera Zambrotta, ma il suo esterno centra Abbiati. Il Milan risponde subito con una conclusione dalla distanza di Pato deviata in corner. E al 37' altri brividi per Julio Cesar. Sventola di Van Bommel da 30 metri deviata da Chivu sulla traversa. Prima del riposo ai nerazzurri capitano due occasioni incredibili per il pareggio. Al 38' il portiere rossonero si distende sulla riga dopo la zuccata di Thiago Motta. E al 43' Eto'o liberato sul secondo palo da Cambiasso, con una sponda di testa, calcia sul fondo tutto solo da un metro.

Tripudio rossonero Leonardo negli spogliatoi non riesce a trasmettere la carica ai suoi. Al 9' Boateng taglia fuori la difesa con un diagonale perfetto per Pato. Il brasiliano se ne va da solo, Chivu in rimonta lo stende e si guadagna il rosso. Sulla punizione Julio Cesar non si fa sorprendere dalla sventola di Thiago Silva. Al 17' Seedorf (partita tutta fosforo e presenza quella dell'olandese) pesca Abate a destra. Il terzino calcia forte, ma sballato. Sulla conclusione si avventa Pato di testa: è il 2-0. L'Inter crolla, anche psicologicamente. Julio Cesar è costretto a salvare tre volte (al 21', al 27' e al 32') su un impreciso Robinho. Poi, negli ultimi 11 minuti, un distillato di tutto quello che è Cassano. Al 43', lanciato ancora da Seedorf, controlla di petto e si fa stendere da Zanetti in area. E dal dischetto realizza il rigore del tripudio rossonero. Ma nei festeggiamenti si toglie la maglia rimediando un giallo. E nemmeno 120 secondi dopo stende Cordoba da dietro facendosi cacciare da Rizzoli per doppia ammonizione.

Risultati e classifica Anticipi: Brescia-Bologna: 3-1, Milan-Inter 3-0.

Classifica: Milan 65, Inter 60, Napoli 59, Udinese 56, Lazio 54, Roma 50, Juventus 45, Palermo 43, Fiorentina 41, Bologna 40, Cagliari e Genoa 39, Chievo 35, Parma e Catania 32, Sampdoria 31, Brescia e Cesena 29, Lecce 28, Bari 17. N.B.: Bologna penalizzato di 3 punti per inadempienze finanziarie.

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