Desio senza giunta La Lega e il Pd sfrattano il sindaco

Tutti a casa. Il consiglio comunale di Desio si scioglie, sbattendo contro una crisi che da tempo sembrava irreversibile. Una crisi iniziata a luglio con l’operazione contro la ’ndrangheta in Brianza, che nella città natale di Pio XI ha paralizzato la vita amministrativa. L’alleanza di centrodestra è andata in tilt. Per quelle intercettazioni che hanno coinvolto alcuni referenti cittadini del Pdl. La reazione della Lega Nord è stata immediata. E proprio i consiglieri targati Carroccio, ieri mattina hanno firmato le dimissioni insieme agli undici colleghi del centrosinistra, che da settimane fremevano per arrivare a «rottamare» la coalizione salita in plancia di comando lo scorso mese di marzo.
«I sottoscritti consiglieri comunali - recita la lettera timbrata dal segretario comunale Luca Sparagna - preso atto delle difficoltà nel proseguimento dell’attuale amministrazione, allo scopo di salvaguardare l’interesse dei cittadini e l’immagine della città, con senso di responsabilità rassegnano le proprie dimissioni dal loro incarico, al fine di determinare lo scioglimento dal consiglio comunale». Quindi, le chiavi della città passano in mano al commissario prefettizio, per traghettare il comune fino alle elezioni fissate per la prossima primavera.

Si deve tornare al voto. Giampiero Mariani, l’ormai ex primo cittadino, è nel suo ufficio. Non si nega al confronto e, incalzato, da consiglieri e cronisti, si lascia sfuggire, in dialetto, «ho il groppo in gola, mi viene da piangere».

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