"Diamanti" cuciti con amore

Ecco perché è giunto benvenuto il film corale molto bello di Ferzan Özpetek, Diamanti, omaggio a sarte, tagliatrici, modiste, ricamatrici

"Diamanti" cuciti con amore
00:00 00:00

I lettori più affezionati forse ricordano quante «bacchettate» sono state inferte all'andazzo di relegare i costumi quasi a maglie nere della messa in scena operistica. Ci riferiamo non agli scontati traslochi temporali dell'azione, o alle drammaturgie sovrapposte alla bell'e meglio, più o meno indebite, ma alla tendenza a presentare coristi e personaggi in abiti di tutti i giorni, dando l'impressione di essere non a una recita ma a una prova senza costumi. Una tendenza che umiliava una tradizione alla quale ero e sono attaccato: la grande storia dei costumisti e delle sartorie teatrali italiane. Un mondo di competenze magiche, dove era difficile penetrare.

Ecco perché è giunto benvenuto il film corale molto bello di Ferzan Özpetek, Diamanti, omaggio a sarte, tagliatrici, modiste, ricamatrici, riassunto nella storica Sartoria Tirelli, attorno alla quale è gravitata una costellazione d'ingegni preclari: l'arte di costumisti che si chiamavano Piero Tosi, Danilo Donati, Marcel Escoffier, Pier Luigi Pizzi, Peter Hall, e gran dame, Lila De Nobili, Anna Anni, Gabriella Pescucci, Milena Canonero, fino alla nouvelle vague maschile, Alessandro Lai e Maurizio Millenotti, il primo, attrazione della siculo-saga dei Leoni di Sicilia, il secondo, quasi motivo unico per vedere il recente Leopardi televisivo. Tutte quelle donne-diamante che lavorano nelle sartorie teatrali hanno reso e rendono possibili le intuizioni di registi capricciosi e costumisti visionari.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica