Di fronte alle immagini della catastrofe in Giappone è difficile non reagire con emotività. Davvero la paura del nucleare è ingiustificata? Se lo domanda una nostra lettrice, come mostrano le righe qui sotto. E risponde Paolo Del Debbio, spiegando perché non dobbiamo lasciarci condizionare.
Quel che è successo nelle centrali nucleari in Giappone non è da prendere sottogamba. Ovvio. Quello che è successo in Giappone non può autorizzarci a ritirarci dai progetti nucleari. Altrettanto ovvio. Almeno per noi.
Gli effetti della catastrofe giapponese hanno un coté nucleare che preoccupa anche la comunità scientifica meno apocalittica. Circola ancora un certo buon senso anche da quelle parti. E, a parte qualche scienziato che i dogmatici del Concilio di Trento gli fanno un baffo, è naturale che convengano con noi mortali riguardo qualche preoccupazione per noi e, come è giusto dire, per i nostri figli.
Detto questo, in Italia dobbiamo tornare a zero, cioè al 1987, al referendum che cancellò il futuro nucleare del nostro Paese? Se ne può discutere, ma è certo che non lo si può fare portando a giustificazione della seconda marcia indietro quel che è successo in terra nipponica.
Tanto per cominciare è chiaro a tutti che quello che è successo nell’impianto di Fukushima è stato qualcosa che ha principalmente a che vedere con la tenuta della costruzione circondante il reattore e non il reattore stesso. Più che un problema di tecnologia nucleare si è trattato di un problema di costruzione dell’edificio la cui tenuta al terremoto è pari a 8 cioè inferiore a quella del sisma che ha colpito la zona dell’impianto. Del resto di sapeva dal 1991 che c’erano già varie crepe in varie parti a partire dalle tubature d’acciaio che portano l’acqua del circuito di raffreddamento. Ed ecco il secondo problema: è saltato l’impianto elettrico e si sono arrestate le pompe del circuito di raffreddamento. In tutt’e due i casi non si tratta specificamente di tecnologia nucleare ma di fattori ( fondamentali) di contorno che, se costruiti come si deve, possono garantire un elevato grado di sicurezza.
Un’altra chimera è quella relativa alla pericolosità del nucleare e alla totale sicurezza di tutte le altre fonti energetiche. Balla travestita da chimera. Carbone: 7.000 morti l’anno dei quali 5.000 nella sola Cina. Gas naturale: nel 1983 in Messico 55 persone morte, 7.000 ferite, 300.000 abitanti evacuati. Petrolio: nel 1998 a Warri in Nigeria 500 morti, nel 1994 a Seul 500 morti. E si potrebbe continuare anche senza ricordare i 2000 morti del Vajont, cioè idroelettrico.
Detto questo c’è chi liquida il problema sostenendo che le energie rinnovabili potrebbero sostituire tranquillamente il nucleare e tutte le altre compreso il petrolio, il gas e il carbone, quelle inquinanti. Peccato che già ad oggi la capacità di spesa delle imprese e delle famiglie del nostro Paese sono gravate, a causa della mancanza dell’energia nucleare, del 30% in più.
Infine andrà pur considerato il fatto che il reattore di Fukushima è a cavallo tra la prima e la seconda generazione ed oggi siamo alla terza e quarta generazione. Conterà qualcosa la previsione di molti studiosi secondo i quali le riserve di petrolio, carbone e gas, ai consumi attuali, durerebbero per un arco di anni tra 100 e 200? E conteranno o no i costi delle rinnovabili che sono molto superiori a tutte le altre forme di energia e che di fronte a costi medi degli impianti di petrolio, carbone, gas e biomasse idroelettrico eolico, fotovoltaico e geotermico hanno costi alti? Anche il nucleare ha costi alti ma compensano l’altissima energia contenuta.
E che siamo circondati dalle centrali nucleari dalle quali ci approvvigioniamo di energia per il nostro fabbisogno energetico (in totale dipendiamo per l’87% dall’estero) in Francia,
Svizzera, Germania, Austria e Slovenia? Lì va tutto bene? Se viene da pochi chilometri siamo al sicuro?Il Giappone preoccupa ma preoccupa egualmente l’insipienza di un dibattito che, tra l’altro, abbiamo già visto e fatto.
E poi secondo me è sottovalutato il problema delle scorie. Il tempo di decadimento delle scorie arriva a centinaia di migliaia di anni. Mettiamo che fossero anche solo 1.000 anni (e non è così). Noi possiamo garantire che fra 1.000 anni le scorie saranno ancora in sicurezza???? Non credo proprio. E magari dovremmo pagare anche qualcuno per i prossimi 1.000 o 10.000 anni per controllarle? Ma a questo punto conviene davvero???
Inoltre quest'articolo non mi fa sentire per niente sicuro riguardo al nucleare, anzi mi spaventa, anche in un altro passaggio: si dice che in giappone si sapeva dal 1991 che erano presenti difetti nella centrale, ma caspita in italia siamo veri maestri della "tragedia annunciata", se guardiamo ad esempio al vajont (appunto citato nell'articolo) ci rendiamo conto che non siamo nemmeno stati in grado di produrre in sicurezza l'innocua energia idroelettrica!! e in quel caso c'erano stati mesi di indagini a dimostrare le problematiche, tutte ignorate fino alla catastrofe..
ho deciso se passa il referendum emigro
No al nucleare. Punto.
Si al giusto utilizzo dell'energia solare.
Dott.ssa Christa Pardeller
Personalmente sono a favore del nucleare, non perchè pensi che sia perfetto, am perchè penso che sia, al momento, il meno peggio, o se si preferisce, il miglior compromesso.
Le cariche dirigenziali statali sono inversamente proporzionali al merito....non dico tutte ma.....su x giù , cio' anche in moltissimi ospedali...
Immagino gia' come funzionerà il sistema all'interno dell'eventuale centrale nucleare : a dirigerla metteranno qualcuno che sia il piu' utile possibile al partito in carica in quel momento.....NON CERTO UN ESPERTO che si è fatto la gavetta sul campo.
L'andrangheta visto come si sta allargando a macchia d'olio, decidera' quali imprese potranno costruirla,il tipo di cemento e forse anche il loco..
NON SIAMO ASSOLUTAMENTE IN GRADO di gestire una centrale nucleare,il paese è in mano alle mafie,soprattutto nel campo delle costruzioni,purtroppo la rovina del paese..
Il referendum non passerà,ne sono certo.....nel qualcaso emigrero' pure io....
FIguriamoci in Italia dove gli appalti finiranno in mano ai soliti amici.....
NO NO NO voterò contro al referendum
Anche fosse il contrario..in un paese dove il governo non riesce neanche a metter su una discarica.
Cordialmente.
Ogni tanto i politicanti intrallazzati dovrebbero non guardare ai guadagni.
Per capire il partito dei pro basterebbe chiedersi chi ci guadagna, troveremmo chi sovvenziona certe campagne pubblicitarie e certi articoli di giornale... follow the money...
Non ha senso. Come non ha avuto senso tagliare i fondi sulle rinnovabili che sono il nostro futuro prossimo
Quello che dimostra il Giappone è che l'uomo non sa controllare le reazioni nucleari: la sicurezza nucleare non sarà mai garantita.
2) per cotruire un pannello solare occorre più energia di quella che lui sarà in grado di restituirci in tutta la sua vita.... e dove la prenderemo?
3) L'idrogeno è un VETTORE, ossia un trasportatore di energia. Non esiste in natura ma è possibile ricavarlo dal..... petrolio!
4) Una batteria elettrica per auto che costa circa 20.000 euro, immagazzina circa 500 a/h a 48 volt. Sono circa 20kw che equivalgono a ......2 litri di benzina e a circa 4 litri sempre di benzina per alimentare un motore a scoppio. E' la stessa potenza necessaria a due cavalli per trainare un carretto con due uomini a bordo.....meglio comprare i due cavalli!
5) le scorie radiattive di una centrale da circa 1500 Kw che lavora UN ANNO ininterrottamente , sono pari in volume a ...1 metro cubo! Le scorie annegate in acqua salmastra sono innoque.
www.energiaperilfuturo.it
GLi scienziati italiani che si occupano di energia vi spiegano un pò di cose. mettetevi tranquilli (non sono comunisti), lasciate da parte un pò di orgoglio e andatevele a leggere. grazie
tu dici "è ora che ci alimentiamo da soli" ... ma l'uranio dove lo prendi... prova a vedere dove sono i depositi meggiori... passeremmo dalle guerre per il petrolio alle guerre per l'uranio... con rishi 1000 volte peggiori di saddam che da fuoco ai pozzi!
Yucca Mountain... e ho detto tutto!
6) la centrale di chernobyl NON ERA UNA CENTRALE per energia elettrica , ma un sito per esperimenti nucleari che è stato ADATTATO . NEssuna centrale in giappone ha subito lo stesso incidente!
7) L'uranio è presente in natura. L'uomo lo ha concentrato per ricavarne energia. Non è vero che finirà presto. Tutta la materia è radioattiva in valori molto bassi, ma lo è!
8) se sommassimo tutti i morti per incidenti con centrali convenzionali e quelli per centrali nucleari ( oggi sono centinaia nel mondo) sarebbe una proporzione di 1 a centomila.
Il nucleare è pericoloso se non trattato con intelligenza. I "verdi" raccontano un sacco di balle per scopi politici. Pensate solo alla grande balla sull'amianto che sarebbe "velenoso". Non è assolutamente vero, Ma va bene lo stesso per creare paura.
Se avessero progettato un viaggio sulla luna state tranquilli che il satellite sarebbe esploso.
Niente, si devono accontentere delle briciole dei terremoti nostrani che la natura benevolmente ogni tanto gli offre, per ridersela al cellulare e lucrare sulla ricostruzione.
Perchè non dare lavoro onesto a migliaia di persone che con il fotovoltaico stavano finalmente uscendo dalla crisi e senza il rischio di venire uccisi da radiazioni? PERCHE' VOLETE PER FORZA IL MALEDETTO NUCLEARE?????
Immaginate che salto in avanti potrebbero fare le rinnovabili se arrivassero 12 miliardi per la ricerca????
l'energia è ovunque basta solo trovare il modo di sfruttarla.
Se pensate che poco più di cento anni fa gli aerei non esistevano e 50 anni fa siamo andati sulla luna, non pensate che ragionare sull'energia con quello che sappiamo oggi sia limitante? Dobbiamo avere la capacità di guardare al futuro cercando vie nuove.
Poi sulla durata delle scorie sono d'accordo con chi ha detto che è come se oggi avessimo le scorie radioattive degli antichi egizi. Ma è pensabile di avere scorie da gestire per i prossimi MIGLIAIA di anni??? Ma quanto può costare gestirle così a lungo e chi mai lo potrebbe garantire???
ciao gm
Chi afferma che dobbiamo fare a meno del nucleare, è disposto a cambiare le proprie abitudini di vita e a consumare davvero meno!?
Altrimenti sarà necessario inevitabilmente adeguarsi agli altri paesi europei, visto che per ora paghiamo solo più care le bollette e siamo ugualmente soggetti ai rischi del loro nucleare...
Viviamo in un unico piccolo giardino, questa è la realtà, e anche senza la nostra energia nucleare saremo minacciati comunque da quello dei vicini di casa!
Cornuti e mazziati...fantastico!
Facciamo chiudere tutte le fabbriche che producono automobili allora, visto che inquinano l'aria, il terreno e che diventano pure strumento di morte.
Quante vittime contiamo ogni anno sulle strade?
E' il tipo di civiltà che viviamo che comporta dei rischi, non possiamo vivere nel paese di Alice!
In un Paese in cui vengono sciolti comuni del Nord ( vedi la pacifica Bordighera) per infiltrazioni mafiose, purtroppo non c'è da stare affatto sicuri e, questo, indipendentemente dal "colore" del Governo in carica.
Si spendano gli stessi soldi per impianti sicuri e tranquilli quali quelli "verdi", che non faranno mai morire nessuno.
Come già detto oggi abbiamo il nucleare, ma siamo veramente convinti che fra 20 anni non si sia trovato qualcosa di meglio e meno impattante sui prossimi migliaia di anni (il problema scorie viene spesso dimenticato).
Siete sicuri che se investissimo i soldi previsti per il nucleare in ricerca non si trovi qualcosa di meglio??? Da cosa deriva la certezza che il nucleare sia l'unica soluzione? Se nella storia ci si fosse fermati alle certezze del tempo oggi non avremmo aerei, auto, computer, grattaceli e ovviamente non sapremmo nemmeno dell'esistenza dell'atomo.
Siamo arrivati ad oggi perchè in passato si è sempre cercato di andare oltre, e secondo me oggi col nucleare, invece di guardare oltre si guarda al passato.
Secondo me non dobbiamo "adeguarci" agli altri, ma anticiparli costringendo gli altri ad inseguire.
Abbiamo le menti e le capacità, manca solo la volontà di farlo
come mai la Germania produce 70 volte tanta energia solare che l'Italia?
Sul selciato di Corso Vittorio Emanuele, a Messina, si radunano le vittime del maremoto. I morti sono oltre 150mila, dalle macerie sono state estratte 16.559 persone ancora vive. 13.270 le hanno salvate i militari italiani, 1.250 i russi, 1.139 gli inglesi, 900 i tedeschi. La popolazione, colta nel sonno, non ha fatto in tempo a mettersi in salvo. (Archivio Farabola)
PS: forse non tutti sanno, ed è giusto farlo sapere, che le nostre future centrali, se dovessero essere realizzate assorbiranno solo il 4% del fabbisogno energetico. Il gioco vale la candela? Se poi si aggiunge che non sappiamo gestire i rifiuti urbani a Napoli (in mano alla camorra), sapremmo gestire quelli nucleari? Infine: a tutti quei parrucconi pro nucleare, una domanda: vi piacerebbe costruissero una bella centrale atomica proprio dietro casa vostra? RIFLETTETE.
aprite gli occhi se una parte dei finanziamenti destinati a questa follia viene impiegata per lo sviluppo di fonti alternative riusciremmo tranquillamente a produrre la stessa energia. almeno una volta, viste le plateali figuracce fatte nei confronti degli altri paesi.....facciamo da esempio con una scelta giusta, sicura e soprattutto verde.
Gli italiani sarebbe ora che cominciassero a comportarsi come si comportano i giapponesi.
L'Italia, essendo un paese povero di risorse energetiche, deve assolutamente puntare su tutte le fonti possibili ed immaginabili, tra cui ANCHE il nucleare, ma con criterio!
Gli idioti non zittiscano Zichichi o Rubbia in nome della democrazia su mandato del Partito cosiddetto Democratico,ma imparino,una volta tanto.
saluti
Non so voi ma io quando giro per strada vedo una infinità di lampioni che illuminano le strade a giorno, vedo case con lampade da 100 watt, impianti sportivi illuminatissimi anche quando non sono in funzione. Solo per mantenere accese le lucette dei campanelli delle case europei serve una centrale nucleare. I led dei vari apparecchi elettronici che usiamo in standby, e che non spegnamo mai, consumano 4watt ciascuno. Una volta d'inverno si tenevano gli alimenti sui davanzali e i frigoriferi non servivano. Perchè non si parla mai di risparmio energetico?
anche le centrali idroelettriche?
troppe pericolose le centrali a fissione... se il governo è refrattario al rinnovabile(in controtendenza rispetto a tutto il mondo) almeno che incentivi la ricerca sulla fusione...
Volevo fare solo alcune considerazioni. Noi dipendiamo in tutto e per tutto dall'energia che ci forniscono altri paesi. Se un domani qualcuno decidesse di chiudere tutti i rubinetti, saremmo nella m###a fino al collo. Senza contare che se succedesse qualcosa nelle centrali dei paesi limitrofi, le radiazioni non si fermerebbero ai confini per chiedere il permesso di entrare nel nostro Paese. Ho visto anche come è stato deturpato un terreno non distante da casa mia per mettere dei pannelli solari per produrre energia. Ora, è giusto cercare fonti alternative, ci mancherebbe, però non bisogna farsi prendere dal panico e costruire centrali nucleari adottando ogni precauzione possibilein attesa che queste fonti diverse vengano impiegate al meglio e senza deturpare il territorio..
I giacimenti di uranio che rendono conveniente questa forma di energia (grado di purezza di circa il 5%), basterebbero, se fossero utilizzati nelle attuali centrali nucleari, solo per 3-5 anni.
Il resto del minerale ha un grado di purezza per cui il ciclo energetico completo (escluso lo stoccaggiodelle scorie, su cui servirebbe ben più di un post per fare una analisi), è decisamente negativo: cioé si impiega più energia per l'estrazione, raffinazione e trasporto di quanta se ne ricava bruciandolo nelle centrali.
E non si pensi che le miniere di uranio siano più sicure delle altre. L'uranio è "annegato" in blochi di granito, e per utilizzato bisogna polverizzarlo e purificarlo. Questo rende contaminati i lavoratori e i villaggi circostanti.
il però è fondamentale, si può ricostruire. Dove avviene un disastro nucleare, non puoi più farci nulla. Devi solo lasciare la tua casa, la tua terra ed andartene il più lontano possibile.
Immaginiamo un paio di centrali atomiche in Sicilia. Immaginiamo una catastrofe, che tra l’altro nessuno può considerare impossibile, cosa accadrebbe? Non avemmo più questa meravigliosa regione? Così per qualsiasi altra regione italiana.
Non servono chiacchiere del tipo che siamo circondati di centrali. Un conto è avercele sotto il sedere un’altro è subirne gli effetti indiretti.
Dovessi scegliere, preferisco tornare ad illuminare la mia casa con le candele...non so voi.
senza voler entrare nel merito di cio' che sta sostenendo, giusto una paio di numeri (i suoi, se cosi si possono chiamare, davvero non so da dove li prende): la tecnologia dei pannelli solari viene sviluppato, e migliorato, costantemente (anche senza un apporto italiano) e gia' nel 2006 (ecco il link http://www.ecn.nl/publicaties/default.aspx?nr=ECN-RX--06-016) l'energy pay-back time (il tempo di funzionamento necessario per eguagliare l'input energetico di produzione) per i paesi europei meridionali (come l'Italia) e' stato calcolato con 1,5-2 anni, di fronte ad una vita del prodotto che varia, a secondo della tecnologia, da 20 a 40 anni.
Altra cosa, la maggior fonte di idrogeno e'.....l'acqua!
Grazie al referendum del 1987 non abbiamo centrali in casa, come vediamo in questi gg essere già a 30 km fa la differenza. E possiamo cominciare daccapo su altre energie rinnovabili e meno pericolose.
L'incidente è dovuto al sisma e agli impianti che non hanno retto, ma il pericolo più grande è dato dal nucleo radioattivo.
Ah, dimenticavo, gli impianti fotovoltaici costano poco, davvero poco, informatevi.
Avevo buttato li' una provocazione. Perche' la prossima centrale in Italia non la costruiamo ad Arcore?
poi tendenzialmente son d'accordo con quelli che dicono che vista la nostra capacitá di trattare i rifiuti di napoli, tra malaffare, incompetenza ed irresponsabilitá, figuriamoci se ci mettiamo a costruire centrali nucleari, sicuro che verrebbe fuori dopo qualche anno che il calcestruzzo era con sabbia di mare o qualche altra assurditá tipicamente nostrana.
Per costruire una centrale nuclerare ci vogliono circa 10 anni. In italia ce ne vorrano almeno 25. Farà in tempo a esaurisi l'uranio! E mentre noi avremo puntato sull'atomico (negli USA lo facero negli anni '60) gli altri paesi avranno puntanto sulle rinnovabili. E noi saremo sempre indietro.
invece riguardo il referendum secondo me è il modo più giusto per far decidere la gente vista la delicatezza della questione, anche se non trovo giusto che ci sia il quorum, perché per vederla con "la bilancia di Berlusconi" il piatto dei favorevoli ha in più il peso di chi non vota, per cui il risultato sarebbe sfalsato. I contrari infatti partono da almeno un -20% cronico di non votanti mentre gli altri partono da 0.
Io ci sono nato in Germania e son cresciuto poco distante da una centrale, anzi ad un reattore sperimentale. Sicurissimo anche egli. Peccato che nel 1978 ci sia stato una fuga significativa di radiazioni, fuga della quale l'opinione pubblica e' venuta a conoscenza 20 anni dopo...
Poi non tutte le centrali sembra vadino a tutto ritmo...
Che c'entra poi la quantita' di energia prodotta in Germania con lo sviluppo di fonti sostenibili d'energia?
Come se in Italia ci fosse un'impasse d'energia elettrica che impedisca la ricerca?!??? In Germania vogliono uscire dal nucleare (e dalle altre fonti esauribili). Senza investire nella ricerca non si riusciranno e questo loro lo hanno capito.
Diciamo piuttosto che la centrale di Borgo Sabotino e' rimasta chiusa per "colpa" di 50%+1 di italiani (votanti) e non a causa di alcuni estremisti ambientali..
Il ministro Prestigiacomo ha detto che senza nucleare abbiamo speso in più il 30%.La mia riflessione é questa: la nostra Nazione senza nucleare non é indietro del 30% rispetto alle altre Nazioni che sono piene di centrali Nucleari;ma ci è stato riferito dai Nostri Dirigenti economicamente rispetto ad altri Nazioni c'è una differenza di 1/2 punti.In conclusione le Nazioni che Hanno una grande produzione di Nucleare non navigano nell'ORO rispetto alla nostra economia!!A CHI SERVE A FAR GUADAGNARE QUESTE CENTRALI NUCLEARI?Dai Nostri politici e Dirigenti il sottoscritto non ha fiducia nemmeno nel comprare un paio di calze!La popolazione ITALIANA non ha la stessa fiducia dimostrata dal POPOLO Giapponese, Nei confronti dei LORO POLITICI E DIRIGENTI!!
Questa malattia professionale colpisce chi tratta senza le dovute precauzioni queste sostanze:all'interno degli alveoli polmonari i cristalli di amianto si fissano e provocano delle infiammazioni che possono arrivare a produrre dei tumori lo stesso il cemento,che però dal punto di vista chimico è anche attivo e provoca la disseccazione dei tessuti.Più pesante l lana di vetro è meno pericolosa,ma l'effetto è lo stesso.Chiusi o mischiati a cemento sono innocui.Per chi non lo sapesse molte delle massicciate ferroviarie sono fatte di minerale di amianto.
Credo intendesse dire che abbiamo pagato gli stessi rischi il 30% in più di quello che ci sarebbe costato il nucleare a casa nostra. La Francia ha 58 (mi pare) centrali nucleari, se salta una centrale in Francia siamo fritti esattamente come se fosse in Italia, la differenza è che paghiamo il nucleare molto di più.
Non faro' arricchire i vari Caltagirone e costruttori vari sulla salute mia e dei miei figli. Il nucleare oltre ad essere costosissimo, NON e' sicuro, mai.
E' solo estremamente remunerativo costruire una centrale per chi la fa e la gestisce, tutti gli altri PAGANO salato in soldi e salute.
Svegliatevi gente, questi vi pigliano per il c**o e pensano a quanti soldi si faranno alla faccia di chi gli crede, del resto a certa gente basta aizzare la folla contro di volta in volta (a seconda della situazione) sinistra/comunisti/magistrati/demoplutocratici/massoni/giudaici/ per avere una muta di cani ringhianti che spengono il cervello ed iniziano ad abbaiare...
Prima dimostratemelo al 100%
Per il momento non è sicuro un bel niente...
No al Nucleare, meglio sole e vento.
#136 clamor: il referendum sara' anche stato chiamato in vita dagli ambientalisti, ma deciso a proposito ha il popolo italiano. Ho affermato qualcosa di diverso prima?
#137 Pasquale Esposito: Caro Pasquale! Visto che lei ancora vive in Germania dovrebbe sapere che quel paese ha si deciso di togliere nei prossimi anni diverse centrali nucleari (a proposito, oggi e' stato deciso dalla Merkel, che precedentemente aveva prolungato l'uso di centrali nucleari obsolete, di togliere dalla rete 7 centrali nucleari).
Sulla strategia americana di costruire 20 nuove centrali, che c'entra il fatto d'essere nato in Germania?
Inoltre, a suo titolo informativo, Austria ha rinunciato al nucleare come ha fatto l'Italia.
Infine, a proposito di dipendenza energetica, l'uranio o altro materiale fissabile per le centrali nucleari italiane da dove proverebbe?
Poi, purtroppo, scivola su uno dei soliti "luoghi comuni" e per tentare di motivare il suo pensiero cita alcuni dati relativi al Carbone, al Gas, all'Idro.
Peccato che questi riferimenti (sul tema) siano totalmente fuorvianti, perchè i morti (che purtroppo ci sono in Cina per l'estrazione selvaggia e senza regole sul lavoro e sulla sicurezza) nulla abbiano a che fare con il Combustibile e l'elettricità che da esso si ricava. Basterebbe fare una comparazione di cosa avviene in Australia (il 1° esportatore di Carbone al Mondo, o negli USA che estraggono oltre 1 md. di ton./anno di carbone, quasi tutto usato a casa loro).
Sarebbe come dire: bandiamo l'automobile perchè ogni anno - solo in Italia - muoiono 4.000 persone e forse centinaia di migliaia nel mondo, oppure che bisogna bandire l'alcool perchè decine di migliaia ogni anno muoiono di cirrosi epatica, ecc.
Serve una corretta informazione.
Più volte abbiamo sentito esprimere dall'On.le Emma Bonino le sue posizioni contro il nucleare (anche stamane)!
L'impressione che ne abbiamo tratto è che la sua conoscenza del problema energetico sia alquanto sommaria e che quindi l'ostracismo all'energia nucleare sia frutto di un preconcetto.
Il dubbio si è più che materializzato quando abbiamo sentito la radicale affermare che:
"Non è vero che il ricorso al Nucleare riduca l'uso del petrolio. L'esempio è appunto la Francia che consuma più petrolio di noi italiani."
Peccato che l'esempio, pur contenendo una verità, anzi due: la Francia da sempre ha fatto la scelta nucleare primariamente per ragioni di sicurezza degli approvvigionamenti energetici, nonchè il fatto che lo stesso Paese consumi più Petrolio dell'Italia, ma la ragione è che il Nucleare francese serve solo per produrre "elettricità" (abbondante, sicura ed a prezzi contenuti), mentre il petrolio lo usano soprattutto per la locomozione.
Verrebbe da dire: ... e vai col liscio !
Purtroppo sentiamo la Bonino (su Radio Radicale) che straparla sul tema nucleare dicendo che ci vorranno 30 miliardi di soldi pubblici, quando invece è sempre stato chiarito che si tratterà di INVESTIMENTI PRIVATI!
E poi che questo ci consentirà solo il 4% di energia (pur precisando che il nucleare produce solo Elettricità), facendo speculativamente riferimento al consumo finale di energia, mentre avrebbe coerentemente dovuto dire che il nucleare produce il 16% dell'elettricità al Mondo!
Poi arrivano a dire che si può fare a meno del Nucleare perchè ci sono le Rinnovabili (tipo il solare FV) che serve a grandi speculazione economiche ma che da SOLO lo 0,5% dell'elettricità in Germania (il Paese che ha investito di più al mondo su questa tecnologia)!
Basta mistificazioni e disinformazione.
Quantomeno informatevi prima di speculare su temi che non si conoscono, altrimenti è malafede!
Ma perchè non pensiamo anche al risparmio? un 5% in fondo non dovrebbe essere poi così impossibile! Un imprenditore, mi sembra siciliano, ebbe a dire una volta in un dibattito televisivo, che era riuscito nella sua azienda ad avere un risparmio del 30% in fatto di fabbisogno energetico articolando in un modo convincente la sua tesi.
Noi siamo quelli che costruiamo autostrade che costano tre volte rispetto a quelle degli altri paesi europei, per cui è plausibile e realistico moltiplicare per tre il preventivo di adesso, e sarebbe veramente troppo!
A qusto punto torniamo nelle caverne ed amen.
1. Il presidente della regione (in quota PD) che declasso' il rischio onde permettere la costruzioni non antisismiche al punto che,ne parlarono anche a Reporter (Rai3),miseramente crollarono palazzi ancora in vendita e rimasero in piedi palazzi costruiti 100 anni prima;
2.La tragedia degli alloggi universitari è dovuta alle modifiche non autorizzate,effettuate durante la ristrutturazione,che hanno minato la stabilita' stessa.A riprova di questo le costruzioni vicine che hanno resistito.L'ospedale,tirato sù con le carte da gioco,ha fatto la fine che conosciamo.
Tutto questo per dire che quando il lavoro viene effettuato nel rispetto delle leggi,che in Italia esistono e sono buone,i rischi possono essere limitati ad un livello accettabile.La magistratura,cosi' solerte con Berlusconi,nel caso L'Aquila,è rimasta sotto le coperte in dormitorio.
Vabbè che siamo dipendenti dall'estero per l'energia, ma dalla Svizzera proprio no.
Secondo me, all'epoca aveva senso continuare con il nucleare; oggi, dopo 24 anni persi, a ricostruire le centrali da zero (tra l'altro di vecchia generazione), penso che ci perderemmo un mucchio di quattrini. Meglio investire in ricerca affinché siano risolti i problemi della limitatezza delle scorte mondiali di combustibile e dello smaltimento delle scorie; a quel punto converrà senz'altro costruire centrali nucleari.
A buon intenditore poche parole ...
la mia giustificazione è inannzitutto la sopravivvenza della specie, niente è più importante di quello, anche se dovremmo rinunciare a qualcosa.
Poi non c'é verità nei costi, in quanto non c'è obbligo d'assicurazione per i gestori. Nessuna centrale è assicurata anzi assicurabile. Considerato i potenziali danni devastanti, ci sarebbe un premio enorme.
Considerato qualche malfunzionamento nel ns. paese penso che che non ci sarebbe bisogno di un sisma per essere in pericolo. O speriamo che le scorie non siano smaltite in Campania e che per costruire una eventuale centrale non si utilizzi il cemento delle opere pubbliche a L'Aquila.
Il solare e specialmente l'eolico sono da spingere al massimo... ciò non basterà certamente, ma non ho niente in contrario di comprare l'energia nucleare dall'estero .... e anche pagare qualcosa in più.
e stupidità , prova ne sia il discorso di Di Pietro . Un tempo con Pannella
c'eravamo abituati a vedere il tribuno andare in deliquio per i vari scioperi
della fame e della sete , correvano scommesse su quanto e se il soggetto avrebbe resistito alle brioche e cappuccini , purtroppo con Di Pietro
questo non sarà possibile : beve e mangia come un lupo e niente lo farebbe smettere per protestare e poi Marco Pannella aveva ideali umani,
Di Pietro ha quelli della cimice.