
A pochi giorni dalla cerimonia d'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, la Cina ha effettuato pattugliamenti congiunti per prepararsi al combattimento nel sempre più teso contesto del Mar Cinese Meridionale. Il Comando del Teatro Meridionale dell'Esercito Popolare di Liberazione (PLA) ha dichiarato che le sue forze navali e aeree hanno effettuate "operazioni di pattugliamento" nelle giornate di venerdì e sabato. "Le pattuglie avevano lo scopo di mantenere la pace e la stabilità nella regione del Mar Cinese Meridionale e tutte le attività militari che interrompono il Mar Cinese Meridionale sono pienamente sotto controllo", si legge nella dichiarazione diffusa dallo stesso Comando. Si è trattato del primo pattugliamento dell'anno, presumibilmente in risposta ad un'esercitazione aerea e marittima a cui hanno partecipato gli eserciti filippino e statunitense, e ancor più emblematica perché tenuta poco prima che Trump diventi ufficialmente nuovo presidente degli Stati Uniti.
"Doppie esercitazioni" nel Mar Cinese Meridionale
Per quanto riguarda i pattugliamenti della Cina, al momento non ci sono dettagli relativi ai veicoli militari coinvolti e ai loro movimenti. Al contrario, sappiamo tutto dell'esercitazione di Usa e Filippine. Le forze armate dei due Paesi partner hanno condotto un'attività di cooperazione marittima bilaterale (MCA) nel Mar Cinese Meridionale, il 17 e il 18 gennaio, in concomitanza con le manovre di Pechino.
"L'impegno professionale con alleati, partner e amici nella regione ci consente di costruire sulle nostre relazioni forti ed esistenti e di continuare a imparare gli uni dagli altri", ha affermato il contrammiraglio Michael Wosje, comandante del Carrier Strike Group 1 (CSG-1). "Gli Stati Uniti e le Filippine sono alleati corazzati. Come nazioni marittime, condividiamo l'obiettivo comune di un Indo-Pacifico libero e aperto, che garantisca l'accesso ai mari", ha quindi aggiunto.
Tra le unità che hanno partecipato alle manovre figuravano il Carl Vinson Carrier Strike Group della Marina degli Stati Uniti e un P-8A della Marina degli Stati Uniti assegnato al Comandante della Task Force 72, insieme alla nave da pattugliamento d'altura BRP Andrés Bonifacio (PS 17) di classe Gregorio del Pilar e alla fregata lanciamissili BRP Antonio Luna (FF 151) di classe Jose Rizal della Marina filippina.
Il messaggio della Cina a Trump
Il messaggio della Cina per Trump è chiaro: al netto di eventuali aperture e di tutti i possibili dialoghi, ci sono delle linee rosse che gli Stati Uniti non possono né devono superare. Sul fronte opposto, la cooperazione marittima tra le marine filippine e statunitensi segna la prima attività tra le due nazioni nel Mar Cinese Meridionale nel 2025; la prima attività, tra l'altro, ad includere completamente un gruppo di attacco di portaerei.
Nel frattempo Trump avrebbe detto ai suoi consiglieri di essere intenzionato a recarsi in visita in Cina dopo il suo insediamento alla Casa Bianca per approfondire i suoi rapporti con il presidente cinese Xi Jinping messe a dura prova con la minaccia di imporre nuovi dazi alle importazioni cinesi.
"I suoi consiglieri hanno spiegato che non è stata presa alcuna decisione in merito a una sua nuova visita. Una delle persone a conoscenza delle discussioni ha detto che Trump ha espresso interesse a recarsi in Cina nei suoi primi 100 giorni di mandato.
Il team di transizione di Trump non ha risposto a una richiesta di commento", ha scritto il Wall Street Journal. Trump e Xi hanno parlato per telefono venerdì per la prima volta dalle elezioni di novembre, discutendo di commercio, fentanyl, TikTok e altri argomenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.