Di recente i ministri della Difesa di Giappone, Stati Uniti e Australia si sono incontrati nella città australiana di Darwin. Il tema sul tavolo, nonché l'obiettivo del faccia a faccia? Approfondire la cooperazione trilaterale tra i tre Paesi in materia di Difesa. È stato deciso, tra gli altri punti toccato, che la Brigata di rapido dispiegamento anfibia (ARDB) della Japan Ground Self Defense Force (GSDF) – più o meno i Marines giapponesi – si sarebbe regolarmente schierata in Australia per condurre un addestramento intensivo insieme alle forze locali e a quelle Usa. Stiamo quindi assistendo ad un graduale rafforzamento della forza anfibia nipponica, responsabile tra l'altro della riconquista delle isole più lontane del Paese nel caso di invasioni nemiche.
La forza anfibia del Giappone
La forza anfibia giapponese ha iniziato a svilupparsi alla fine del 2011 dopo l'Operazione Tomodachi. Nel 2018 è stata formalmente attivata la Brigata di rapido spiegamento anfibio, che simboleggia il passaggio delle forze di autodifesa giapponesi verso un esercito più regolare. Attenzione però, perché anche se l'ARDB sta dimostrando notevoli progressi, permangono alcune criticità, che più in generale riguardano gli sforzi giapponesi per consolidare le proprie difese militari.
L'addestramento e le esercitazioni, come quelle pianificate per l'ARDB in Australia, vengono organizzate attentamente con mesi di anticipo. Lo stesso vale ogni volta che la Self-Defense Force schiera truppe all'estero. Ciò non equivale a dire che le Forze di autodifesa giapponesi siano in grado di combattere una guerra, ha sottolineato Asia Times. Un ufficiale della GSDF, il capitano Kazuki Hasegawa, ha scritto un articolo sullo US Naval Institute Proceedings, facendo presente che l'ARBD non è in grado di schierarsi rapidamente nel modo necessario per rispondere a una contingenza del mondo reale o combattere una guerra. E lo stesso, per inciso, vale per la JSDF Parachute Brigade, l'altra "unità di schieramento rapido" del Giappone.
Che cosa significa? Per quanto riguarda l'ARDB, i problemi principali riguardano i trasporti, la logistica e la formazione. Questa Brigata non dispone di navi e trasporti aerei organici o assegnati. Normalmente, il trasporto sarebbe fornito dalle sovraccariche e troppo piccole di metà delle Forze di autodifesa marittima e aerea. Solo che aeronautica e Marina hanno solo 30 aerei da trasporto e tre trasporti cisterna da sbarco. "Questi numeri non sono sufficienti a soddisfare le intense esigenze di trasporto delle operazioni di emergenza aeree e anfibie, in particolare la possibile invasione delle isole più remote del Giappone", ha ribadito Hasegawa.
Le criticità militari della Brigata di Tokyo
L'ARDB, inoltre, non ha a disposizione armi ed equipaggiamento pronti per un rapido dispiegamento, ed è anche privo di scorte pre-organizzate. Il capitano Hasegawa ha inoltre spiegato che l'attuale sistema di addestramento della JSDF rende difficile migliorare o addirittura mantenere la prontezza per le operazioni previste. Ci vuole uno sforzo mirato per preparare un'unità al combattimento immediato, ma il ciclo di addestramento ARDB non porta ad avere un reggimento (un grosso battaglione secondo gli standard del Corpo dei Marines degli Stati Uniti) pronto a partire con scarso preavviso.
Ecco perché la Brigata anfibia di dispiegamento rapido del Giappone si unirà all'esercitazione militare annuale guidata dagli Stati Uniti in Australia, la task force marina aria-terra (Mrf-D), a partire dal prossimo anno. Il ministro australiano, Richard Marles, ha definito l'adesione del Giappone "un'importante dichiarazione alla regione e al mondo" in merito alla cooperazione trilaterale in materia di sicurezza. Marles ha anticipato anche che la giapponese Mitsubishi Heavy Industries è una delle due compagnie prescelte per costruire la nuova flotta navale dell'Australia.
Da parte sua, il ministro giapponese Nakatani, ha descritto i legami tra Usa, Australia e Giappone come "una cornice con grande potenziale nel condurre operazioni di
sicurezza nella regione dell'Indo-Pacifico". "Il contesto diventa sempre più complesso e per questo dobbiamo aumentare la deterrenza regionale e la capacità di risposta", ha aggiunto il ministro giapponese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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