Il Regno Unito svela il suo aereo di ultima generazione

L'arma di sesta generazione britannica per dettere ed annientare le "minacce"

Il Regno Unito svela il suo aereo di ultima generazione
00:00 00:00

In un contesto internazionale sempre più complesso e caratterizzato da crescenti tensioni geopolitiche, le potenze militari stanno intensificando i propri sforzi per sviluppare asset strategici capaci di affrontare e deterrere le minacce emergenti. Negli Stati Uniti, infatti, è stato avviato il programma Next Generation Air Dominance (NGAD), mirato a garantire una continua superiorità aerea attraverso la sostituzione degli F-22 e lo sviluppo di armamenti e tecnologie all'avanguardia. Anche Francia, Germania e Spagna hanno lanciato il programma “Système de Combat Aérien du Futur” (SCAF), finalizzato al rinnovamento delle flotte di Rafale e Eurofighter Typhoon.

In questo scenario di cooperazione internazionale, l'Italia è coinvolta in una partnership trilaterale con il Regno Unito e il Giappone tramite il Global Combat Air Programme (GCAP). Tale ambizioso progetto unisce le forze del colosso britannico BAE Systems, dell’italiana Leonardo e della giapponese Mitsubishi Heavy Industries, con l'obiettivo di sviluppare un aereo da combattimento di sesta generazione entro il 2035, condividendo non solo ambizioni militari ma anche strategie industriali.

Il programma è stato ufficialmente annunciato nel 2022 dal governo britannico, il quale ha presentato i progressi compiuti nelle nuove piattaforme collaborative, capaci di monitorare costantemente gli spazi aerei in sinergia con la Quick Reaction Alert Station. Su questo la BAE Systems ha sottolineato, però, che la forza di tale traguardo si basa su progressi già realizzati nel Regno Unito da aziende quali Leonardo Uk, Mbda-Uk e Rolls-Royce, attraverso una partnership conosciuta come Team Tempest.

La sesta generazione britannica

Recentemente, al Farnborough International Airshow 2024, è stato presentato il prototipo dell’aereo, denominato "Tempest". I lavori di ricerca sono iniziati nel 2018 e gli sviluppi concreti sono attesi per il 2025.

Il velivolo sarà dotato di caratteristiche stealth e di un’architettura aperta, che garantirà aggiornamenti rapidi in risposta a nuove minacce. La sua struttura, realizzata con materiali avanzati, offrirà resistenza ad elevate temperature. Tra le sue caratteristiche spicca una capacità di autonomia scalabile, adatta a operazioni sia con equipaggio che senza. Inoltre, il Tempest sfrutterà l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico per il controllo e il coordinamento degli armamenti in combattimento. Analisi recenti indicano che ila macchina sarà compatibile con la nuova generazione di missili aria-aria e dotato di un sistema di difesa avanzato, capace di tracciare e intercettare missili in arrivo. In aggiunta, questo caccia avrà la capacità di operare in modalità multidominio durante le missioni di combattimento e dotato di equipaggiamenti per il controllo di sciami di droni. Infine, sarà in grado di ricevere dati in cloud, facilitando la condivisione situazionale con altri aerei e sistemi informatici.

In tale contesto, la Leonardo sta collaborando con Mitsubishi Electric per sviluppare la tecnologia dei sensori Jaguar, già utilizzata nei sistemi Isanke e Ics, che permetterà di contrastare attacchi di guerra elettronica e armi a energia diretta. I software saranno altresì incaricati di valutare le minacce in arrivo e di analizzare le risposte più efficaci per neutralizzarle.

Le innovazioni del Tempest comprenderanno, inoltre, anche il concetto di “abitacolo indossabile”, noto come wearable cockpit, che consentirà ai piloti di personalizzare la cabina e interagire con immagini di realtà aumentata proiettate dai caschi. In più, saranno introdotte funzionalità di assistenza virtuale per supportare i piloti, insieme a sistemi per il controllo dei gesti e il tracciamento oculare, capaci di monitorare la stanchezza e lo stress psicologico durante le operazioni di volo.

I numeri del progetto

Questa manovra di grande rilevanza coinvolge oltre 600 organizzazioni in tutto il Regno Unito. Inizialmente, il programma prevedeva un contratto del valore di circa 250 milioni di sterline, pari a circa 347 milioni di dollari, sottoscritto dal Ministero della Difesa nel 2023. Tuttavia, tale importo è progressivamente aumentato fino a raggiungere i 656 milioni di sterline, equivalenti a circa 820,65 milioni di dollari.

Attualmente, le previsioni di spesa del governo indicano, però, un piano di finanziamento totale di circa 2 miliardi di sterline entro il 2025; il collaudo è annunciato per il 2027 e l'entrata in servizio operativo nella Royal Air Force è attesa entro il 2035.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica