La rivoluzione militare di Xi: così la Cina si prepara alla guerra moderna

Cyberspazio, spazio e informazioni: ecco le tre aree che la Cina ritiene fondamentali per vincere una guerra moderna

La rivoluzione militare di Xi: così la Cina si prepara alla guerra moderna
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Negli Stati Uniti lo hanno definito il più grande cambiamento mai avvenuto all’interno dei ranghi dell'esercito cinese da nove anni a questa parte. È stato Xi Jinping in persona, il presidente della Cina, ad ordinare una riorganizzazione delle forze armate nazionali, in una mossa che ha sostanzialmente smantellato vecchie unità operative per inaugurarne di nuove. Nello specifico, Pechino ha archiviato la Forza di supporto strategico per migliorare invece le capacità nella guerra spaziale, informatica, politica ed elettronica. Un cambio di passo rilevante, proprio mentre crescono le tensioni con gli Stati Uniti e in un contesto globale infuocato.

La riorganizzazione militare della Cina

La vecchia Forza di supporto strategico, creata più di nove anni fa, è stata smantellata e sostituita con tre rami dell’esercito, uno dei quali, la Forza di supporto informativo, è diventata responsabile della raccolta e dell'analisi delle informazioni e della costruzione di reti di comunicazione. "Ha una grande responsabilità nel far avanzare l'alto livello di sviluppo dell'esercito e vincere una guerra moderna", ha spiegato Xi riferendosi alla citata unità. Il comandante in capo della forza è il tenente generale Bi Yi, la cui carriera militare include il servizio come vice comandante della forza di terra dell’esercito nazionale. Il quotidiano ufficiale dell'esercito, il People's Liberation Army Daily, ha scritto che "la guerra moderna è uno scontro tra sistemi" e "coloro che sfruttano il vantaggio dell'informazione prendono l'iniziativa".

Altre due importanti cambiamenti riguardano le unità aerospaziali e informatiche, precedentemente sotto la Forza di supporto strategico e ora parallele alla Forza di supporto informativo appena creata. Il portavoce del ministero della Difesa, Wu Qian, ha affermato che l’unità riguardante il cyberspazio è necessaria per rafforzare le difese nazionali dei confini informatici, rilevare e contrastare le intrusioni nella rete e mantenere la sicurezza delle informazioni. La forza aerospaziale migliorerà al contempo l’accesso e la capacità della Cina di utilizzare lo spazio. Le tre nuove unità sembrano cadere sotto il controllo diretto della Commissione militare centrale, il massimo organo decisionale cinese in materia militare. Per la cronaca, Xi è a capo della stessa Commissione.

Cosa svela la mossa di Pechino

Cyberspazio, spazio e informazioni: eccole, dunque, le tre aree nelle quali la Cina intende migliorare le proprie capacità e che ritiene fondamentali saper governare per vincere una guerra moderna. Una fonte del Ministero della Difesa giapponese ha spiegato al sito Nikkei Asian Review che l’unità di supporto strategico da sola ha una capacità limitata di gestire tutti gli aspetti delle informazioni, dello spazio e delle operazioni informatiche. La riorganizzazione "è probabilmente intesa a rendere ogni braccio indipendente e ad aumentare il suo livello di specializzazione", ha spiegato la fonte anonima.

La precedente grande riorganizzazione militare sotto Xi, avvenuta nel 2015, mirava a modernizzare l’esercito riducendo di 300mila unità la sua forza di circa 2,3 milioni di uomini. In quel caso Pechino ha rimescolato le sette regioni militari riducendole in cinque comandi di teatro e ha creato il ramo missilistico nonché la Forza di supporto strategico.

Gli ultimi cambiamenti mirano dunque ad adattare meglio le forze armate cinesi alle condizioni di "informatizzazione" della guerra moderna, ha dichiarato Cao Weidong, ricercatore senior in pensione dell'Accademia di ricerca navale dell’esercito cinese.

La ristrutturazione porterà a un "migliore impiego" dei sistemi satellitari, del cyberspazio e della guerra elettronica, ha dichiarato Cao ai giornalisti a margine del Simposio navale del Pacifico occidentale a Qingdao.

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