La Francia muove i suoi caccia nello scacchiere asiatico. Alla missione Pegase 24, organizzata per dimostrare l'impegno del Paese europeo nel sostenere la libertà di navigazione e di sorvolo nell'Indo-Pacifico, prenderanno parte anche due Rafale che sosteranno nelle Filippine, nazione da mesi impegnata in un duro braccio di ferro con la Cina per varie dispute marittime locali. Parigi, tra l'altro, ha per la prima volta in assoluto incluso Manila nella sua missione annuale dell'aeronautica. Non solo: il governo francese intende rafforzare i suoi legami di Difesa con quello filippino.
Rafale nel Mar Cinese
Marie Fontanel, ambasciatrice francese nelle Filippine, ha spiegato qualche giorno fa che la missione Pegase 24 dimostrerà l'impegno della Francia nel sostenere la libertà di navigazione come elemento essenziale per mantenere aperta e inclusiva la regione indo-pacifica. Dimostrerà anche – sembra abbastanza evidente – che l'Eliseo intende sostenere Manila nel testa a testa con Pechino, così come stanno facendo gli Stati Uniti. Certo, Washington è molto più esposta di Parigi, se non altro per via del trattato di mutua difesa firmato con il Paese asiatico nel 1951, ma Emmanuel Macron intende comunque fare un serio passo in avanti.
E allora ecco che due caccia multiruolo Rafale, un aereo da trasporto tattico A400M e un aereo da rifornimento aereo e da trasporto militare A330, si fermeranno presso la base aerea di Clark. "Durante la sosta, si prevede che le attività bilaterali contribuiranno a costruire le basi della cooperazione aria-aria tra i due Paesi", ha affermato il Dipartimento della Difesa nazionale delle Filippine in una nota, aggiungendo che si tratterebbe di "una prima volta nella storia delle relazioni di difesa tra Filippine e Francia".
La sosta del suddetto contingente nelle Filippine nell'ambito del Pegase - una missione annuale delle Forze aeree e spaziali francesi nell'Indo-Pacifico per dimostrare la proiezione della potenza aerea del Paese europeo – è, di fatto, l'ultima di una serie di iniziative intraprese da Parigi per costruire legami di sicurezza più stretti con Manila.
La mossa di Macron
A giugno, ha sottolineato il South China Morning Post, la Francia ha nominato un addetto alla Difesa residente nelle Filippine, pochi mesi dopo che il segretario alla Difesa Gilberto Teodoro Jnr e il ministro delle Forze armate francese Sébastien Lecornu si erano incontrati impegnandosi a rafforzare i legami bilaterali tra i rispettivi Paesi in materia di difesa. Ad aprile, invece, oltre 16.000 soldati hanno preso parte alle esercitazioni Balikatan, le manovre marittime annuali congiunte tra le forze filippine e statunitensi. L'edizione di quest'anno ha visto per la prima volta la partecipazione della Marina francese.
E ancora, ricordiamo che le Filippine vantano due distinti accordi “di forze in visita” con gli Stati Uniti e l'Australia. La scorsa settimana, hanno firmato un accordo di accesso reciproco con il Giappone, oltre ad un memorandum d'intesa con il Canada sulla cooperazione rafforzata in materia di Difesa.
La Francia di Macron, insieme al Regno Unito, è senza dubbio la nazione europea che detiene i maggiori interessi strategici nell'Indo-Pacifico.
Parigi detiene ancora territori nella regione e, pertanto, le tensioni che sorgono in loco rappresentano per il governo francese una questione di sicurezza nazionale. Da tutelare con esercitazioni congiunte con i partner locale e, di tanto in tanto, con l'invio nella regione di mezzi militari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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