L'ombra della Russia dietro al nuovo sottomarino nucleare di Kim

La Corea del Nord ha svelato un sottomarino a propulsione nucleare che potrebbe lanciare missili con testate nucleari. Sarà il più grande mai schierato da Pyongyang, e dietro al "programma" potrebbe celarsi il know-how di Mosca

L'ombra della Russia dietro al nuovo sottomarino nucleare di Kim

La Corea del Nord ha svelato un sottomarino nucleare di grandi dimensioni. Si tratterebbe di un sottomarino a "propulsione nucleare" capace di trasportare almeno "10 missili guidati strategici", almeno stando a quanto riportato dai media statali di Pyongyang.

I sospetti erano decisamente fondati, e quella ottenute dall'intelligence sudcoreana erano informazioni attendibili: la Corea del Nord ha svelato il suo primo sottomarino nucleare al cospetto del grande leader Kim Jong Un, immortalato mentre era in visita presso il cantiere navale dove l'unità sommergibile che può rappresentare una minaccia per la sicurezza della Corea del Sud e degli Stati Uniti è in fase di costruzione.

A documentare i progressi del sistema d'arma e a fornire alcuni "dettagli" è stata la proprio la Korean Central News Agency; che non ha fornito informazioni sul sottomarino, affermando che il leader Kim "ha saputo della costruzione di un sottomarino con missili guidati strategici a propulsione nucleare, che sta procedendo secondo le decisioni dell'Ottavo Congresso del Partito dei Lavoratori della Corea", ma ha comunque dato una solida base agli analisti per trarre delle considerazioni preliminari sulla grandezza del sottomarino.

Le poche immagini diffuse, che mostrano una sezione inferiore dello scafo, sono bastate a confermare che il nuovo sottomarino di Kim è "molto più grande dei precedenti" sottomarini schierati dalla Marina militare del Popolo Coreano. Le stime preliminari degli analisti, basate sull'altezza nota del leader nordcoreano, approssimativamente 1 metro e 70 centimetri, spiega H.I. Sutton, suggeriscono che lo scafo abbia un diametro di circa 12,5 metri. E sebbene non ve ne sia certezza, sembrerebbe trattarsi "chiaramente" di un sottomarino nucleare "a grandezza naturale" di dimensioni analoghe alle unità in forza nelle flotte di Stati Uniti, Gran Bretagna e Federazione Russa.

Queste analisi delle misure fanno sì che lo scafo "sia almeno quattro volte più grande" del sottomarino più grande posseduto dalla Corea del Nord, l'Hero Kim Gun-Ok, una unità della classe Romeo sviluppata dal Progetto 633 della vecchia Marina sovietica e modificata per trasportare dieci missili a corto raggio e da crociera.

Un'arma "sofisticata" nella flotta di Kim

La nuovo sottomarino potrebbe avere un dislocamento di 6.000 o 7.000 tonnellate, e secondo le prime indiscrezioni potrebbe essere stato appositamente sviluppato per il trasporto e il lancio di missili Pukguksong o di altre tipologie di "missili strategici" citati dai media statali nordcoreani. Un esperto di sottomarini sudcoreano citato dalla Cnn ha affermato che l'uso del termine "missili strategici guidati" starebbe proprio a indicare la possibilità, o la volontà, di trasportare armi con capacità nucleare.

La Corea del Nord ha già condotto con successo "una serie di test di missili balistici lanciati sott'acqua" e, sebbene tutti i lanci siano stati effettuati dallo stesso sottomarino da 2.000 tonnellate dotato di un singolo tubo di lancio, molte informazioni utili potrebbero essere già state acquisite in vista di quello che di solito viene definito come un salto di qualità.

Secondo alcune ipotesi, ingegneri e specialisti provenienti dalla Russia, che vanta una grande tradizione navale nel campo delle armi sottomarine, potrebbero aver assistito la Corea del Nord nelle fasi di sviluppo fondamentali del nuovo sottomarino, o fornito know-how essenziali per la messa a punto del reattore nucleare che fungerà da propulsione per il sottomarino. Un altro "scambio", secondo Sutton, da considerare nel più ampio contesto di Do ut des, direttamente collegato al sostegno e allo sforzo militare offerto alla Russia dalla Corea del Nord, che si è spinta fino a schierare delle truppe sul fronte di guerra in Ucraina.

La minaccia di Pyongyang

Si stima che attualmente la Corea del Nord disponga di una flotta che comprende circa 70 e 90 sottomarini a propulsione diesel di produzione ed epoca sovietica. Sottomarini obsoleti in grado di lanciare siluri e posare mine. Una minaccia marginale. Lo schieramento di un nuovo sottomarino "da attacco nucleare tattico" rappresenterebbe invece una seria minaccia. A livello di regione e su scala globale.

Nel 2023 la Corea del Nord annunciò il lancio di un programma per ottenere un "sottomarino da attacco nucleare tattico", ma lo stato di impoverimento del regime sottoposto a pesanti sanzioni, spinse gli esperti stranieri a bollare l'annuncio come una fantasia di Kim Jong Un e dei vertici militari alla ricerca di attenzione da parte dell'Occidente, che sembra curarsi di Pyongyang solo quando testa i suoi missili balistici.

Un sottomarino a propulsione nucleare comparve nella "lunga lista di armi sofisticate" che Kim aveva promesso di ottenere già nel 2021.

Nella lista comparivano missili balistici intercontinentali a combustibile solido, armi ipersoniche, satelliti spia e missili multitestata. Tutte armi che dovrebbero garantire a Pyongyang la sua capacità di deterrenza nei confronti degli Stati Uniti e della Corea del Sud.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica