Sottomarino russo con missili da 12mila km nel Mar Cinese: cosa cerca Putin

Ha attraversato il Mar Cinese Meridionale al largo della costa occidentale delle Filippine. Per tutta risposta Manila ha schierato una nave della Marina e aerei da combattimento per monitorarne gli spostamenti

Sottomarino russo con missili da 12mila km nel Mar Cinese: cosa cerca Putin
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La Russia continua a muovere i propri mezzi militari nei mari e nei cieli dell'Asia. L'ultimo episodio, avvenuto poche ore fa, riguarda un sottomarino del Cremlino che ha attraversato il Mar Cinese Meridionale al largo della costa occidentale delle Filippine. Per tutta risposta Manila ha schierato una nave della Marina e aerei da combattimento per seguire il mezzo nemico e monitorarne gli spostamenti. L'esercito filippino è rimasto sorpreso nel vedere un "sottomarino davvero unico" transitare in un'area caldissima. Il veicolo, un sottomarino d'attacco Ufa, classe Improved Kilo II, si è comunque identificato via radio rispondendo ad una richiesta della Marina del Paese asiatico, affermando di essere in viaggio verso la città di Vladivostok, nella Russia orientale, dopo aver preso parte a un'esercitazione con la Marina malese.

Il sottomarino russo nel Mar Cinese Meridionale

Il sottomarino, così come altre navi straniere, ha il diritto di "passaggio inoffensivo" nella zona economica esclusiva delle Filippine. Dato il contesto internazionale, il suo passaggio ha tuttavia suscitato preoccupazione a livello internazionale. Secondo quanto spiegato da Jonathan Malaya, vicedirettore generale del Consiglio per la sicurezza nazionale di Manila, il mezzo russo è stato avvistato a circa 80 miglia nautiche dalla provincia filippina di Mindoro. Roy Vincent Trinidad, portavoce della marina nel Mar Cinese Meridionale, ha affermato che l'episodio non è allarmante. "Ma siamo rimasti sorpresi perché si tratta di un sottomarino davvero unico", ha detto all'AFP.

Secondo l'agenzia di stampa russa TASS, il sottomarino, lungo 74 metri, è armato con un sistema missilistico con una gittata di 12.000 chilometri, è stato avvistato dopo essere emerso a causa delle condizioni meteorologiche avverse. "Tutto ciò è molto preoccupante", ha dichiarato il presidente filippino Ferdinand Marcos Jr. ai giornalisti quando gli è stato chiesto di commentare quanto accaduto. "Qualsiasi intrusione nel Mar delle Filippine occidentali, nella nostra ZEE, nelle nostre linee di base è molto preoccupante", ha aggiunto.

Come ha ricordato Newsweek, la presenza del sottomarino russo da 3.900 tonnellate, in grado di lanciare missili da crociera Kalibr, è avvenuta in un momento particolare, e cioè dopo che Marcos, fedele partner Usa, ha firmato due leggi che respingono le rivendicazioni sui confini marittimi avanzate dalla Cina – partner russo - nel conteso Mar Cinese Meridionale. Una delle leggi, il Philippine Maritime Zones Act, delinea le aree territoriali critiche del Paese, tra cui la sua EEZ nel Mar Cinese Meridionale.

Le mosse di Putin

In realtà, già da tempo l'esercito russo è solito inviare flotte navali in Asia, soprattutto nei paesi del Sud-Est asiatico, tra cui Malesia, Myanmar, Indonesia e Thailandia. Due gli obiettivi di Vladimir Putin: rafforzare le relazioni tra Mosca e i governi locali a suon di esercitazioni militari e pattugliamenti congiunti; aumentare la pressione sugli Stati Uniti, che proprio nel ring asiatico stanno giocando la loro partita geopolitica principale contro la Cina. In ogni caso il sottomarino russo citato ha raggiunto la regione indo-pacifica in ottobre, visitando Kochi sulla costa sud-occidentale dell'India il 21 ottobre. In seguito è arrivato al porto indonesiano di Surabaya il 7 novembre e al porto malese di Kota Kinabalu il 20 novembre. Dopo una visita a Kota Kinabalu, l'Ufa ha condotto un'esercitazione con navi militari malesi nel Mar Cinese Meridionale.

Poco dopo sono andate in scena altre manovre strategiche tra la Russia e, questa volta, la Cina. Il pattugliamento aereo sino-russo sul Mar del Giappone si è tenuto tra il 29 e 30 novembre.

Sud Corea e Giappone sono subito apparsi preoccupati, ma il portavoce del ministero della Difesa cinese Zhang Xiaogang ha dichiarato, in tutta risposta, che quelle operazioni non puntavano a danneggiare terze parti. Nel frattempo la tensione internazionale aumenta ogni giorno sempre di più.

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