Un'arma a fascio d'energia convergente: cosa sappiamo della "Morte Nera" cinese

Gli scienziati cinesi sarebbero riusciti a sviluppare un'arma a microonde ad alta potenza in grado di combinare onde elettromagnetiche con una tecnologia di temporizzazione ultra precisa

Un'arma a fascio d'energia convergente: cosa sappiamo della "Morte Nera" cinese
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La Cina potrebbe aver realizzato nuovi, interessanti, progressi nel campo delle armi laser. Gli scienziati cinesi, ha infatti spiegato la stampa locale, sarebbero riusciti a sviluppare un'arma a microonde ad alta potenza in grado di combinare onde elettromagnetiche con una tecnologia di temporizzazione ultra precisa. Il risultato sarebbe una specie di “Morte Nera”, come la stazione spaziale della serie cinematografica Star Wars, capace di aumentare la potenza in uscita del suo fascio laser e colpire un singolo bersaglio. Gli Stati Uniti lottano da tempo per sviluppare armi laser efficaci, o armi ad energia diretta (DEW), ma i rapidi progressi di Pechino in questo campo rappresentano una minaccia significativa per Washington.

"Arma con fascio d'energia convergente"

Il sistema d'arma sviluppato dagli scienziati cinesi ha completato i test sperimentali sul suo potenziale uso militare. Da quel poco che è emerso – non sono filtrate neppure immagini - è costituito da più veicoli che emettono microonde che possono "fondersi" in un potente raggio di energia per attaccare un singolo bersaglio. Si tratta, in sostanza, di combinare più raggi in un solo e più potente raggio laser. Qualcosa di simile è difficile da realizzare, in primis perché le onde elettromagnetiche provenienti da diverse piattaforme di trasmissione devono arrivare nello stesso luogo, nello stesso momento e nella stessa forma per ottenere una combinazione di potenza efficace.

Eppure, un team di ricerca cinese sarebbe riuscito a superare l'ostacolo. Come? Assicurandosi che ogni veicolo a microonde – dei sette coinvolti nei test - fosse schierato con un errore di posizione ridotto a pochi millimetri e che l'errore di sincronizzazione temporale tra loro non superasse i 170 picosecondi, ovvero trilioni di secondo (una precisione maggiore di quella degli orologi atomici sui satelliti Gps). Gli esperimenti hanno confermato che il dispositivo può sopprimere efficacemente i segnali del Gps americano e di altri satelliti, "raggiungendo molteplici obiettivi come insegnamento e formazione, verifica di nuove tecnologie ed esercitazioni militari".

Pechino-Washington: la guerra delle armi laser

Lo scorso agosto erano emerse indiscrezioni secondo cui la Cina aveva installato un’arma a energia diretta laser su una delle sue navi d’assalto anfibie Type 071, a conferma di come Pechino continui, da tempo, a concentrarsi sullo sviluppo di armamenti del genere. La mossa cinese ha seguito i test condotti dalla Marina Usa su un’arma a energia laser diretta a bordo di una piattaforma di atterraggio di classe San Antonio molto simile.

Nello specifico, lo strumento piazzato a bordo della USS Portland è noto come Laser Weapon System Demonstrator (LWSD) Mk 2 Mod 0 ed è sviluppato dalla Northrop Grumman. La sua funzione: fornire alle navi una linea di difesa aggiuntiva contro sciami di velivoli senza pilota e piccole imbarcazioni. Inoltre, il laser statunitense può essere utilizzato come abbagliante per accecare sensori ottici e cercatori.

Essendo dotato di videocamere integrate a movimento completo, per il tracciamento e la mira, il LWSD Mk 2 Mod 0 può anche essere utilizzato per condurre la sorveglianza. La competizione tra Usa e Cina per eccellere nel campo delle armi laser è appena iniziata.

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