Doppio mistero sulla scatola nera «Non funzionava»

Ancora un mistero sul disastro della Concordia. Sembra che la scatola nera non funzionasse, ma non è chiaro da quando. Secondo alcune fonti il sistema si sarebbe bloccato alle 23.36 del 13 gennaio, circa due ore dopo l’impatto contro gli scogli del Giglio.
Il guasto sarebbe in linea con l’autonomia di cui l’apparato è dotato in caso di black out elettrico. L’esame del Voyage data recorder (Vdr) effettuato a La Spezia inoltre avrebbe rilevato che a causa di «bad blocks», celle informatiche danneggiate, non sarebbe stato possibile decrittare la memoria della capsula Frm che contiene una memoria aggiuntiva rispetto a quella generale del Voyage data recorder. Secondo i consulenti nominati dal Codacons, invece, il guasto sarebbe avvenuto ben prima. Per l’esattezza- è scritto in una nota del Comitato- «alle ore 15 circa del 9 gennaio 2012, ossia 4 giorni prima del naufragio. E si scopre che del malfunzionamento delle apparecchiature erano informati tutti». Si legge infatti in un messaggio inviato da Costa Crociere alla ditta Fiorucci, responsabile della manutenzione tecnica: «Per l’ennesima volta il Vdr del Concordia è andato nuovamente in fault per il solito problema su HD. La situazione ora sta diventando veramente insostenibile e non è pensabile continuare a fare service su service spendendo così tanti soldi senza ottenere un risultato».

A tale comunicazione - spiega il Codacons- la Fiorucci risponde: «Dalla verifica effettuata confermiamo che il problema non è relativo all’HD della replay station ma si tratta della capsula FRM. Ci stiamo organizzando per intervenire su Civitavecchia o al più tardi su Savona». Ma qui la nave non arrivò mai.

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