E' morto Enzo Fragalà, aggredito a bastonate Fini: "Violenza cieca"

L’avvocato Enzo Fragalà, massacrato a bastonate martedì, è morto,  all’ospedale Civico di Palermo. Ex parlamentare di Alleanza Nazionale, aveva 61 anni ed era consigliere comunale del Pdl. Fini: "Scompare un valente deputato, un vile assassinio"

E' morto Enzo Fragalà, 
aggredito a bastonate 
Fini: "Violenza cieca"

Palermo - L’avvocato Enzo Fragalà, massacrato a bastonate martedì, è morto, dopo essere rimasto tre giorni in coma, nell’ospedale Civico di Palermo. Lo confermano i carabinieri. Fragalà aveva 61 anni ed era attualmente consigliere comunale del Pdl a Palermo. Martedì sera uno sconosciuto che lo attendeva davanti al suo studio legale vicino al palazzo di giustizia lo aveva massacrato a bastonate. Il professionista e uomo politico aveva subito gravi lesioni cerebrali ed era in coma dal momento dell’aggressione. I medici della II Rianiminazione dell’ospedale Civico avevano da subito descritto un quadro clinico estremamente grave e ancora nell’ultimo bollettino, alle 11 di questa mattina, avevano parlato di prognosi "strettamente riservata". La morte dell’avvocato ed ex parlamentare di An Enzo Fragalà è stata causata da un arresto cardiaco. Lo ha detto Renato Li Donni, direttore sanitario dell’ospedale Civico di Palermo, dove Fragalà si è spento per le lesioni gravissime subite nell’aggressione di martedì. Li Donni ha aggiunto che in mattinata il professionista era stato sottoposto a una "tracheostomia", piccolo intervenuto chirurgico di routine sui pazienti che si prevede di tenere collegati a un respiratore artificiale per lungo tempo.

Fini: "Violenza barbara e cieca" "Ho appreso con profondo dolore la notizia della tragica scomparsa dell’amico Enzo Fragalà, la cui vita è stata stroncata da una violenza barbara e cieca. Con lui scompare un valente parlamentare, deputato nella XII, XIII e XIV legislatura, un illustre giurista e un insigne avvocato penalista". Lo scrive il presidente della Camera Gianfranco Fini nel messaggio inviato alla famiglia. "Enzo - scrive Fini - ha saputo esprimere la sua passione e la sua lealtà alle Istituzioni e ai cittadini con l’impegno politico e con un’intensa attività di promozione dei diritti umani, riconosciutagli a livello internazionale. Auspico vivamente che gli spietati responsabili del suo vile assassinio siano quanto prima assicurati alla giustizia. Desidero far giungere a Lei, Signora Silvana e ai figli Massimiliano e Marzia i sentimenti del più profondo cordoglio mio personale e della Camera dei deputati".

Schifani: "Non riconosco la mia città"
"Questa non è la mia città, ho appreso mentre salivo sull’aereo che mi avrebbe portato a Plermo della notizia della morte di Enzo Fragalà, una notizia che non avrei mai voluto apprendere". Lo ha detto, uscendo dal reparto di Rianimazione dell’ospedale Civico di Palermo, dove ha reso omaggio all’avvocato Fragalà il presidente del Senato, Renato Schifani. "Con Enzo siamo stati per tanto tempo assieme, fianco a fianco, abbiamo combattuto tante battaglie - continua - non volevo credere alla sua morte, non riesco ad accettarla. Questi gesti devono essere perseguiti. Sono a Palermo per rappresentare tutti in un momento in cui questa comunità rende omaggio ad un grande uomo. Si è trattata di una barbara vendetta di un mascalzone, che deve vergognarsi di esistere per quello che ha fatto".

Figlio apprende la notizia durante interrogatorio Il figlio dell’avvocato Enzo Fragalà, Massimiliano, ha appreso della morte del padre quando era appena giunto negli uffici della Procura della Repubblica per essere sentito dai pm Nino Di Matteo e Carlo Lenzi, che conducono l’inchiesta sulla britale aggressione contro il professionista ed ex parlamentare di An. Massimiliano Fragalà ha subito lasciato il palazzo di giustizia per raggiungere la madre e la sorella all’ospedale Civico, dove il padre si è spento nel reparto della II Rianimazione. Poco dopo sono arrivati al "Civico" anche i pm Di Matteo e Lenzi. Il figlio di Fragalà era stato convocato dai magistrati dopo le sue dichiarazioni di ieri ai giornalisti. Massimiliano Fragalà aveva detto di pensare che l’aggressione possa essere collegata anche alle attività investigative che, come avvocato, suo padre aveva svolto per alcuni dei processi in cui era impegnato.

Folla fuori dall'ospedale Decine di persone, familiari, amici e colleghi, si sono radunati davanti all’ingresso della Rianimazione del Civico di Palermo dopo avere saputo della morte di Enzo Fragalà, il penalista massacrato a bastonate martedì scorso e deceduto dopo tre giorni di coma. Da pochi minuti è arrivato il figlio della vittima, Massimiliano, che avrebbe dovuto essere interrogato dai magistrati che indagano sul brutale agguato.

In ospedale, oltre alla moglie e ai due figli del legale, ci sono decine di colleghi in lacrime, amici, consiglieri comunali del Pdl e i pm Nino Di Matteo e Carlo Lenzi, titolari dell’indagine. È attesa la visita del presidente del Senato Renato Schifani.

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