«Il sorriso? È un accessorio come un altro. Non costa nulla, ma rende molto. Però, va analizzato, curato, corretto, personalizzato insomma». Stefano Bongarzone è da 25 anni un curatore d'immagine, consiglia cioè come apparire al meglio dalla punta dei capelli a quella delle scarpe, passando per trucco, abbigliamento, atteggiamento e tante altre sfumature.
Adesso, però, cavalca la rivoluzione dell'estetica e la nuova frontiera dell'odontoiatria. E per diventare sempre più «globale», si presenta come il primo esperto di estetica del sorriso. La sua ultima missione, insomma, riguarda i denti. Che non sono necessariamente come Madre natura ce li ha forniti e il dentista li ha fin qui curati, magari in lontani anni infantili.
Molto si può fare, per un sorriso perfetto, soprattutto adesso che si va oltre il metodo dello sbiancamento con i prodotti più sicuri ed efficaci. Dilaga, infatti, anche in Italia la moda delle «faccette dentali», che da anni ha conquistato soprattutto negli Usa star di Hollywood da Sharon Stone a George Clooney, da Catherine Zeta Jones a Tom Cruise e nel resto del mondo tanti vip che inevitabilmente ne diventano i testimonial, come David e Victoria Beckam.
Nell'ultima versione le faccette sono ultrasottili, come una lente a contatto, permanenti e si applicano sui denti nel giro di un'ora senza fastidi, nè dolore. Diverse da quelle classiche appunto per lo spessore molto ridotto (0,3mm), non hanno bisogno del trattamento di smerigliamento e per questo vengono definite «Non prep», senza preparazione.
Bongarzone è il primo a sfoggiare le faccette, con un sorriso abbagliante, e consiglia tutti gli accorgimenti per migliorare il sorriso nel suo studio in pieno centro di Roma, affacciandosi in tv con una rubrica mattutina sulla Rai e anche dispensando consulenze via internet .
Un po' stilista, un po' psicoterapeuta, un po'confessore, dice che il segreto è aiutare gli altri a conoscersi. Spiega che ognuno deve studiare la propria immagine, «senza guardare lo specchio, che è facile confondere ma osservando una foto, che non inganna». Deve scoprire la propria gestualità: «Chi non ha denti perfetti tende a coprirli e tradisce così un complesso». Costruirsi un sorriso perfetto, insomma, secondo lui può liberare la personalità, aiutare ad esprimersi disinvoltamente.
E allora ben venga lo sbiancamento, il bleaching chimico che decolora i denti con il perossido di idrogeno e cancella tracce di invecchiamento, effetti di fumo o farmaci. Ben vengano anche le «faccette» , applicate 10 per volta grazie ad uno speciale sistema detto position tray. Ma attenzione a fare le scelte giuste, a questo serve il consulente del sorriso. «Per essere belli - dice Bongarzone- i denti non devono essere necessariamente bianco ottico. Io preferisco l'effetto naturale e molte sfumature di bianco aiutano ad ottenerlo, in linea con le attuali tendenze del make up e dell'estetica. La tonalità dev'essere in armonia con la pelle e con il bianco degli occhi. Bisogna considerare la fisionomia del volto, la forma delle labbra, il colore della pelle».
Se rimane importantissima l'igiene dentale, come l'attenzione a cibi e bevande che possono rovinare la dentatura, qui andiamo ben oltre la normale pulizia. Siamo all'estetica del sorriso. E Bongarzone è il suo guru.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.