L'interdipendenza tra Usa e Cina passa dal commercio: perché i due Paesi (per il bene del mondo) devono rafforzare la cooperazione economica

I legami economici e commerciali tra Cina e Stati Uniti collegano entrambe le sponde del Pacifico e sono inscindibili

L'interdipendenza tra Usa e Cina passa dal commercio: perché i due Paesi (per il bene del mondo) devono rafforzare la cooperazione economica
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Rafforzare la cooperazione reciproca, ridurre gli attriti, promuovere la ripresa economica mondiale e affrontare, insieme, le sfide globali per il bene del pianeta. La Cina ha teso la mano agli Stati Uniti in occasione dell'incontro a Beijing tra il premier cinese Li Qiang e il segretario del Commercio Usa Gina Raimondo. Nonostante le tensioni internazionali, i rapporti economici tra le due potenze, tra alti e bassi, trasformazioni e adattamenti, hanno fatto segnare numeri importantissimi.

L'importanza del commercio

Li Qiang ha fatto notare all'ospite statunitense come la Cina sia il più grande Paese in via di sviluppo, mentre gli Stati Uniti ricoprono il ruolo del più grande Paese sviluppato, ed è per questo che le due parti stanno cercando di capire come ridurre gli attriti e smussare le divergenze. Non è un caso che Pechino e Washington abbiano deciso di stabilire un nuovo canale di comunicazione tra le rispettive autorità commerciali, come affermato dal ministero del Commercio cinese.

Tale gruppo di lavoro terrà riunioni a livello vice ministeriale due volte l'anno. Il ministro cinese del Commercio Wang Wentao e Raimondo hanno concordato di mantenere una comunicazione regolare e di incontrarsi almeno una volta all'anno. Entrambe le parti hanno inoltre avviato un meccanismo di scambio di informazioni sul controllo delle esportazioni come strumento per poter correttamente interpretare i rispettivi sistemi di controllo dell'export e migliorare la comunicazione.

Il commercio tra Usa e Cina

Numeri alla mano, nel 2022 il commercio bilaterale di beni tra Cina e Stati Uniti ha toccato il livello record di 690,6 miliardi di dollari. Nel dettaglio, gli Usa hanno importato per 536,8 miliardi di dollari, circa un sesto del valore totale delle importazioni a livello mondiale.

Nel corso dell'ultimo decennio le esportazioni cinesi sono cresciute in maniera costante e consistente. Basti pensare che nel 2022 la Cina è stata la più grande economia manifatturiera, nonché il più grande esportatore del mondo, con un'export annuale di merci pari a 3,59 trilioni di dollari, ovvero il 14,4% del valore mondiale. Per la cronaca, nello stesso lasso di tempo, le esportazioni di merci statunitensi hanno raggiunto i 2.060 miliardi di dollari.

Interdipendenza

Inutile girarci attorno: i legami economici e commerciali tra Cina e Stati Uniti uniscono entrambe le sponde del Pacifico e sono inscindibili. Certo, le relazioni tra i due Paesi hanno dovuto affrontare varie sfide ma alcuni fattori sono rimasti (e continuano a restare) immutati.

Innanzitutto, la cooperazione Usa-Cina appare vantaggiosa per entrambe le nazioni. In secondo luogo, i due Paesi sono altamente complementari e interdipendenti. Raimondo ha dunque espresso la speranza che le imprese statunitensi continuino ad investire nel mercato cinese nonostante le sfide attuali.

Le esportazioni di Ict

Per quanto riguarda il settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict), Cina e Stati Uniti, come parti delle catene di fornitura globali, sono gli attori centrali nelle esportazioni di questo tipo di prodotti e servizi.

Nel 2022, le esportazioni annuali di servizi forniti digitalmente in Cina e negli Stati Uniti hanno raggiunto rispettivamente 201 miliardi di dollari e 632 miliardi di dollari. Lo scorso anno gli Stati Uniti sono quindi stati il principale esportatore di servizi forniti digitalmente.

A livello globale, nel 2022 le esportazioni di servizi forniti digitalmente hanno raggiunto i 3,8 trilioni di dollari. Secondo l’Organizzazione Mondiale del Commercio, gli Stati Uniti sono il primo esportatore mondiale di servizi forniti digitalmente, anche se la loro quota nelle esportazioni globali è diminuita di quasi l’1% rispetto al 2019 a causa della pandemia di Covid.

Nello stesso anno la quota della Cina ha iniziato a salire dal 4,3% fino a raggiungere nel 2022 la percentuale del

5,2%, classificandosi al sesto posto a livello globale. L'opzione cinese è chiaramente espressa: collaborando, Usa e Cina potranno migliorare i loro numeri. Per il bene reciproco e a vantaggio globale.

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