In Italia abbiamo un record di cui non bisogna andare troppo fieri: il 60% dei disoccupati si dichiara non disponibile a cambiare residenza per ottenere un lavoro. Solo il 20%, invece, è pronto a farlo, pur restando in Italia. Il 7% accetterebbe un altro paese Ue e il 13% si sposterebbe anche in un paese fuori dall'Unione europea. Molto più alta la media Ue, con il 50% disposto a spostarsi. I dati, relativi al 2016, sono stati diffusi da Eurostat.
Vediamo un altro elemento interessante: l'Italia fa registrare la più bassa percentuale (2%) di giovani occupati fra 20 e 34 anni che hanno cambiato residenza, almeno per un anno, per aver cambiato il posto di lavoro. Il 98% non si è mosso dal posto occupato, l’1% si è spostato all’interno del paese. La media Ue è del 90%; la quota più alta si registra in Irlanda, dove il 40% dei giovani si è spostato. Le quote più alte di chi si è mosso all’interno del proprio paese si registrano in Irlanda (26%), Francia (16%), Finlandia (14) e Svezia (13%).
Nel Vecchio Continente il 21% dei giovani è pronto a muoversi per un lavoro ma solo nel paese di residenza, il 12% prenderebbe in considerazione il trasferimento in un altro Stato Ue, il 17% sarebbe pronto a oltrepassare i confini Ue. Giova un ruolo importante il livello di formazione: più è alto più si è disponibili a uscire dal luogo di residenza. Più di due terzi dei disoccupati tra i 20 e i 34 anni non è pronto a trasferirsi per un lavoro a Malta (73%), in Olanda (69%) e a Cipro (68%).
In 17 Stati più di metà dei giovani disoccupati non è pronto a trasferirsi per cercare un lavoro. In Romania e Germania il 37% dei giovani disoccupati è pronto a cambiare residenza per un lavoro all’interno del proprio paese, in Repubblica Ceca e in Irlanda si dichiara disponibile il 35%. Il 26% dei giovani disoccupati estoni e croati si trasferirebbe in un altro paese Ue e così il 25% degli sloveni. La quota di giovani disoccupati pronti a muoversi fuori Ue è più alta in Svezia (34%) seguita da Spagna e Finlandia (28%) e Francia (27%).
Nella maggior parte degli Stati Ue la quota di chi si trasferirebbe all’interno del proprio paese è più grande di quella che si trasferirebbe altrove nella Ue. In 8 Stati la preferenza è per il trasferimento all’interno dell’Unione europea.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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