Altro che semplificazione. Il 730 precompilato tanto osannato dal governo in realtà è un flop. O meglio, agevola la vita dei funzionari dell'Agenzia delle Entrate, ma non dei contribuenti. Come scrive il Fatto quotidiano, infatti, il modello per la dichiarazione dei redditi fai da te si è arricchito di nuovi dati e detrazioni, tra i quali quelli sulle spese sanitarie, fino al 19% della somma pagata dal paziente.
Entro il 9 febbraio - cioè domani - tutti gli operatori sanitari, dai medici ai farmacisti, dovranno inviare tutte le ricevute emesse nel 2015 relative alle spese sanitarie dei loro pazienti. I dati dovranno servire a circa 20 milioni di contribuenti per il 730 precompilato fra qualche mese.
Ma l'aver passato la tessera sanitaria ad ogni spesa fatta lo scorso anno non sempre garantirà una detrazione: se avete comprato un banale farmaco da banco, tipo un'aspirina, farete bene a tenere lo scontrino (se ce l'avete ancora), perché il sistemone non li considera.Escluse anche le spese per psicologi, fisioterapisti e prestazioni mediche fatte da professionisti senza partita Iva, morti o ritardatari nella trasmissione dei dati.
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