Apple scende in Borsa: manca l'iPhone "low cost"

Samsung vende il doppio rispetto alla società statunitense grazie a una gamma più ampia. Fuori dai "top 5" Nokia e Blackberry

Apple scende in Borsa: manca l'iPhone "low cost"

Nonostante i conti stellari Apple arranca a Wall Street. Ieri il colosso di Cupertino, che in tre mesi ha messo a segno utili sopra le stime ma con previsioni opache, ha perso oltre il 7%. Eppure in tre mesi la società guidata da Tim Cook ha venduto 51 milioni di iPhone, un record rispetto ai 47,8 milioni di pezzi di 12 mesi prima, ma sotto le stime degli analisti e ben 26 milioni di iPad, un mercato quello dei tablet dove Apple è prima staccando i concorrenti di diverse lunghezze.

Quanto ai conti Apple ha registrato utili per 13 milioni di dollari e ricavi per 57,5. Ma, secondo Bert Dohmen, fondatore di Capital Research, il titolo di Apple potrà arrivare a perdere nei prossimi mesi anche il 40%, perchè la società «non ha messo sul mercato nessuna innovazione tecnologica dalla scomparsa di Steve Jobs e sta subendo pesantemente l'avanzata delle concorrenti».

Il vero problema di Apple è che non riesce a sfornare smartphone di fascia media o bassa. Il primo tentativo fatto con l'iPhone 5C infatti non è stato un successo, forse anche perchè il prezzo, intorno ai 600 euro, non può certamente essere considerato basso. Ed è proprio per questo che, l'anno scorso, Apple ha venduto 150 milioni di iPhone contro i 300 milioni venduti dai primi della classe, ossia i coreani di Samsung. Il 2013, sul fronte dei cellulari intelligenti, è un anno da record. Gli smartphone venduti nel mondo, secondo i dati di Idc, hanno toccato per la prima volta il miliardo di pezzi con una crescita del 38,4% rispetto al 2013. E sempre secondo la società di ricerca quest'anno i cellulari «smart» hanno rappresentato più del 55% di tutti i telefonini venduti al mondo (1,82 miliardi), mentre nel 2012 questa percentuale era ferma al 41,7%.

A trainare il mercato è come già detto Samsung, che ha declinato la gamma Galaxy per tutti i gusti e prezzi vendendo un terzo di tutti gli smartphone del mondo. Al secondo posto c'è Apple con il 15%, in discesa rispetto al 2012 quando aveva fatto registrare una quota del 18%. Da notare comunque che la società Usa è l'unico produttore non asiatico tra i primi venditori mondiali dopo la sparizione di due marchi, storici ma in declino, come Nokia e Blackberry.

Al terzo posto c'è infatti Huawey con una quota di mercato del 4,9% e 48,8 milioni di pezzi venduti, quarta la coreana Lg con il 4,8% e quinta ma in grande progressione (+91% in un anno) un'altra cinese che è anche il primo produttore mondiale di pc. Si tratta di Lenovo che nel 2013 ha venduto 45,5 milioni di smartphone.

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