Alitalia-Etihad, c'è l'accordo ma è rischio paralisi

Le compagnie lavoranoper sciogliere gli ultimi nodi rimasti: domani la firma. Lupi: "Dopo i dati di ieri una iniezione di fiducia per il Paese". Ma continua la serrata del personale Alitalia

Alitalia-Etihad, c'è l'accordo ma è rischio paralisi

Ore decisive per chiudere l’accordo tra Alitalia ed Etihad. Ieri le due compagnie hanno lavorato senza sosta per sciogliere gli ultimi nodi rimasti sul tappeto. Così da spianare la strada alla firma dell’accordo. "È andata molto bene, domani si firma - ha commentato il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi - siamo molto contenti, abbiamo fatto un ottimo lavoro". Adesso non resta che definire gli ultimi dettagli. E domani si chiude. Ma la compagnia già rischia la paralisi. Il personale di Alitalia, che da lunedì scorso paralizza il servizio bagagli a Fiumicino, avrebbe presentato all'azienda certificati medici per malattia in massa. Una mossa improvvisa per paralizzare i servizi aeroportuali proprio nel giorno della firma.

"Siamo molto contenti, abbiamo fatto un ottimo lavoro, oggi definiamo gli ultimi dettagli e domani si chiude - ha spiegato Lupi - anche dopo i dati di ieri, questa è una iniezione di fiducia per il Paese". Il ministro alle Infrastrutture ha inoltre spiegato che a settembre sarà presentato a Bruxelles un dossier che illustrerà "passo dopo passo" l’intesa raggiunta. "Sono comprensibili le reazioni dei concorrenti - ha sottolineato il ministro - ma siamo convinti che ognuno farà la propria parte e anche l’Europa farà la sua". "Una cosa è la concorrenza - ha sottolineato ancora il ministro - altro è usare l’Europa per evitare la concorrenza: questo non lo accettiamo". Lupi è ottimista: "Nel 2013 l’Alitalia ha perso 565 milioni ma nel 2017 c’è la prospettiva di chiudere in pareggio". L’amministratore delegato della compagnia emiratina James Hogan avrebbe assicurato al governo che lo stato della trattativa è molto avanti e positiva e che ha l’intenzione di fare domani una conferenza stampa per annunciare la firma dell’accordo. Lupi ha risposto di non essere preoccupato del futuro delle banche, attuali azioniste: "Le banche torneranno a fare le banche e torneranno altri azionisti. Ad oggi sono entrati anche dei piccoli azionisti e questo è un bel segnale positivo che indica che si crede nel progetto industriale".

Infuria intanto la polemica per i disagi a Fiumicino dovuti alla protesta dei lavoratori addetti allo smistamento bagagli. La protesta degli addetti ai bagagli a Fiumicino è diventata un vero e proprio "sciopero selvaggio". Tanto che non ssi escludono sanzioni. Il presidente dell’Autorità di garanzia sugli scioperi, Roberto Alesse, ha infatti scritto ai vertici di Alitalia chiedendo "ogni informazione utile ad individuare i soggetti responsabili delle iniziative" di protesta dei lavoratori addetti ai bagagli a Fiumicino.

Al termine dell’istruttoria, l'Authority valuterà l’apertura di un procedimento per l'irrogazione delle sanzioni contro "quanti hanno causato gravi disagi all'utenza, tra l'altro nel corso delle franchigie estive, ovvero i periodi nei quali è vietata ogni azione di sciopero nei servizi pubblici essenziali".

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