"Amazon viola la privacy" Maximulta da 746 milioni

Il colosso Usa: "Siamo in pieno disaccordo, la sicurezza per noi centrale. Faremo ricorso"

"Amazon viola la privacy" Maximulta da 746 milioni

Amazon è stata multata in Lussemburgo per non aver rispettato le regole europee sulla privacy degli utenti di Internet. Una tegola non da poco: 746 milioni di euro, alla quale per giunta non si sa se si aggiungeranno altre cause analoghe in Paesi diversi.

La sanzione è stata inflitta dall'autorità lussemburghese per la protezione dei dati personali (Cndp) che accusa il colosso dell'e-commerce di aver trattato i dati personali della clientela violando il regolamento generale sulla protezione dei dati dell'Unone europea. La decisione, presa due settimane fa e resa nota ieri dall'azienda americana, conclude un'indagine partita nel 2018 da una denuncia di un organismo francese per i diritti della privacy, La Quadrature du Net. Il gruppo, che ha spalle forti per difendersi, si definisce «fortemente in disaccordo con la sentenza dell'autorità lussemburghese» e annuncia ricorso. «La decisione relativa al modo in cui mostriamo ai clienti pubblicità rilevante spiega - si basa su interpretazioni soggettive e inedite della normativa europea sulla privacy e la sanzione proposta è del tutto sproporzionata anche rispetto a tale interpretazione».

«Mantenere la sicurezza delle informazioni relative ai nostri clienti e la loro fiducia sono priorità assolute per noi. Non c'è stata alcuna violazione di dati personali, né alcuna esposizione a terze parti di dati relativi ai nostri clienti. Queste circostanze sono indiscutibili». Ora si tratta di aspettare e vedere come andrà il ricorso. Alla clientela resta il dubbio: come vengono trattati e utilizzati i dati personali di cui Amazon è in possesso?

Intanto - ma la multa europea non c'entra - Amazon è crollata in Borsa a New York: impressionante il grafico, che all'apertura delle contrattazioni di ieri mostra una linea retta verticale che registra un calo da 3.600 dollari ad azione (il prezzo di giovedì), a 3.343, livello dal quale non si è poi discostata granchè.

La causa sono i risultati trimestrali inferiori alle attese degli analisti, abbinati a previsioni deludenti per il terzo trimestre. Nel secondo trimestre 2021, Amazon ha riportato utili per 7,78 miliardi di dollari, o 15,12 dollari ad azione, su un fatturato pari a 113,08 miliardi di.

Anche se si tratta di un miglioramento rispetto ai profitti per 5,24 miliardi, o 10,30 dollari ad azione, su vendite pari a 88,91 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente, le attese erano per un utile ad azione di 12,30 dollari su un giro d'affari pari a 115,2 miliardi. Va ricordato che il trimestre terminato a giugno è stato l'ultimo sotto la guida del fondatore Jeff Bezos che il 5 luglio ha ceduto le redini ad Andy Jassy.

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