Anche Abu Dhabi nella rete in fibra

Kkr vuole investire in AccessCo e Bt venderebbe quota di Openreach

Anche Abu Dhabi nella rete in fibra

Cè anche il fondo sovrano di Abu Dhabi (Adia) per FiberCop, la società per la rete secondaria (rame e fibra) costituita da Tim e che, recentemente, ha avuto il via libera da Bruxelles. Il fondo arabo ha investito nel fondo infrastrutturale di Kkr che ha acquisito da Tim il 37,5% di FiberCop e che ha un valore di circa 9 miliardi. La creazione di FiberCop rappresenta un passo fondamentale per realizzare il progetto della rete unica in fibra. FiberCop è detenuta per il 58% da Tim, per il 37,5 circa da Kkr e per il 4,5% da Fastweb. Nella quota di Kkr, Adia ha messo un 10% circa del capitale che è però senza diritti di governance e viene gestito direttamente dal fondo Usa. Il governo, secondo Reuters, sarebbe a conoscenza della partecipazione e starebbe già valutando di sentire le parti per verificare gli impatti relativi ad AccessCo, il progetto di rete unica in fibra dove dovrebbero confluire gli asset di Tim e Open Fiber.

Un passaggio importante dato che un 40-50% di Open Fiber è in procinto di passare da Enel (un cda è convocato per il 17 dicembre) al fondo australiano Macquaire che a sua volta sarebbe in trattativa con altri fondi che sarebbero interessati a rilevare una quota della sua eventuale partecipazione. L'altro 50% di Open Fiber è nel portafoglio di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), ossia lo Stato, ma il governo dovrà comunque approvare la transazione. Questo perchè le reti di tlc sono considerate asset strategici e dunque lo Stato ha mantenuto per sé alcune prerogative, golden power, per non perdere il controllo. L'operazione effettuata da Tim per FiberCop, del valore di 1,8 miliardi è stata fatta per reperire le risorse necessarie per garantire il passaggio della rete in rame in fibra. Mentre con AccessCo si vogliono evitare duplicazioni della rete primaria in fibra che verrebbe altrimenti realizzata sia da Tim che da Open Fiber. Kkr comunque ha già detto di essere pronta ad investire anche in AccessCo, facendo confluire FiberCop in questo asset una volta realizzato.

Insomma si tratta di realizzare una infrastruttura molto importante per il paese, da qui l'interesse dei grandi fondi internazionali che investono in infrastrutture rilevanti come appunto fanno Kkr e Macquaire, che si garantiscono in questo modo dei rendimenti costanti nel tempo per i loro capitali.

Non è un mistero che British Telecom stia pensando a una operazione del genere per la sua Openreach, ossia la società indipendente, ma controllata al 100%, dove è confluita la sua rete fissa. L'idea sarebbe quella di venderne almeno un 20% per realizzare gli investimenti necessari a portare la banda ultralarga in tutto il paese: il governo però non ha ancora dato il via libera al piano.

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