"Azzerare la legge Fornero": la proposta della Lega sulle pensioni

Non manca più molto tempo per decidere il futuro delle pensioni: Lega e sindacati sono orientati verso Quota 41 e un definitivo abbandono della legge Fornero

"Azzerare la legge Fornero": la proposta della Lega sulle pensioni

Una delle prime cose a cui dovrà mettere mano il nuovo governo sarà il tema caldo sulla riforma delle pensioni che ci portiamo dietro da mesi. Come abbiamo visto sul Giornale.it, dal 1° gennaio 2023 non ci saranno più "quote" per chi uscirà dal mondo del lavoro e si riaffaccia lo spettro della legge Fornero. La Lega, però, d'accordo con i sindati, vuole evitare un nefasto ritorno al passato e si parla con insistenza di Quota 41.

La proposta della Lega

"Lavoriamo al dettaglio costi-benefici di Quota 41. Vedrò i leader dei sindacati sulla riforma delle pensioni per l'azzeramento della legge Fornero", ha affermato il leader della Lega, Matteo Salvini, questa mattina al Meeting di Comunione e Liberazione di Rimini. Il numero uno di via Bellerio si era espresso in tal senso anche nella giornata di ieri ai microfoni di Radio 24 chiedendo un confronto con i segretari di Cgil, Cisl e Uil per confrontarsi sulla spinosa tematica.

"Intervento immediato"

L'idea leghista trova già molti adepti tra cui l'Ugl, Unione generale del lavoro. Con una nota, il segretario generale Paolo Capone auspica un veloce intervento "volto a impedire il ritorno in vigore della Legge Fornero e la scadenza di misure come Quota 102, Opzione Donna e l'Ape Sociale". Il dopo Quota 100, però, si chiama inevitabilmente Quota 41, nuovo strumento di flessibilità per chi esce dal mondo lavorativo e che consente l'assunzione di nuovi lavoratori e nuove compentenze nel mercato del lavoro. "In tal senso, riteniamo essenziale partire da una proposta come Quota 41, che prevede 41 anni di contributi, a prescindere dall'età lavorativa, per dare risposte certe e tutelare la dignità dei lavoratori", ha sottolineato il segretario Capone.

Cos'è Quota 41

Anche Riccardo Molinari, presidente del gruppo della Lega alla Camera dei deputati, ha ribadito l'importanza della riforma delle pensioni e della flat tax. Quota 41 darebbe la possibilità di andare in pensione raggiunto il 41esimo anno di contributi indipendentemente dall'età anagrafica. Per adesso è valida soltanto per alcuni lavoratori tra i quali figurano quelli che svolgono attività usuranti e quelli chiamati "precoci". Se le cose rimanessero, così, invece, chi andrà in pensione dal prossimo anno dovrà aver compiuto i 67 anni di età e aver maturato almeno 20 anni di contributi. L'altra ipotesi sarà avere maturato 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomi, alle donne basterebbe un anno in meno.

Insomma, la

questione è spinosa e ancor lungi dall'essere decisa: sarà importante capire come i partiti esporranno le loro scelte anche in base alla campagna elettorale che porterà all'elezione del nuovo premier tra poco più di un mese.

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