Banco Bpm macina utili e riesce a migliorare la sua solidità. E si unisce così ai tenori Intesa Sanpaolo e Unicredit, che nei giorni scorsi avevano pubblicato trimestrali con profitti da primato. L'istituto guidato da Giuseppe Castagna (in foto) ha chiuso il miglior primo semestre di sempre con un utile netto di 624 milioni, in aumento del 77,9% rispetto allo stesso periodo del 2022. Nel solo secondo trimestre, i profitti sono quasi raddoppiati a 359 milioni, superando i 335 milioni previsti dagli analisti.
La crescita dei tassi d'interesse della Bce ha alimentato un robusto margine d'interesse a 1,55 miliardi (+49,4% rispetto allo stesso periodo del 2022 al livello più alto mai registrato). In lieve calo, invece, le commissioni nette a 469,5 milioni (-2,9% su un anno fa). Nei primi sei mesi i proventi operativi sono cresciuti del 13,4% a 2,6 miliardi. In salita dell'1,4% a 1,3 miliardi gli oneri operativi, ma a un ritmo inferiore a quello delle entrate. Si rafforza anche la solidità patrimoniale, con un coefficiente Cet 1 salito al 14,2% contro il 12,8% di fine 2022. Migliora e scende al 3,8% il rapporto lordo tra crediti deteriorati e crediti erogati. Su questo fronte, l'istituto ha messo in conto di vendere altri 500 milioni di crediti deteriorati, di cui 300 nel terzo e quarto trimestre dell'anno.
Numeri che hanno portato Banco Bpm a migliorare l'obiettivo di utile 2023, ora atteso ad almeno 1,2 miliardi, vale a dire almeno 0,8 euro per azione, contro la stima precedente di 0,75 euro per azione. Resta invariata invece la proiezione, in ulteriore crescita, per il 2024, di 0,9 euro per azione (+12,5%).
Entro il quarto trimestre 2023 sarà presentato il nuovo piano industriale con il quale «abbiamo aspettative al rialzo» per quanto riguarda gli obiettivi della banca e «daremo una nuova guidance per il 2024» ha detto l'amministratore delegato Castagna in conference call con gli analisti. «Ci sentiamo molto confortevoli circa il fatto che aumenteremo la remunerazione degli azionisti».
Il Bpm estrarrà «un miliardo di euro di valore» dagli accordi sulla bancassicurazione con Credit Agricole, che frutterà 400 milioni di euro, e da quella che sta definendo con Fsi e Iccrea, che può valere fino a 600 milioni, ha aggiunto sempre l'ad Castagna che, infine, ha allontanato la prospettiva di acquisizioni tra banche «non credo che sia sul tavolo in questo momento».
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