In queste ultime ore la Banca centrale europea (Bce) è finita nell'occhio del ciclone per la creazione di moneta finalizzata all'acquisto di bond aziendali. Dal momento che nella lista dei beneficiari di tali acquisti, tra l'altro pubblicata sul sito del medesimo istituto, figura anche Lmvh, e che il colosso della moda ha recentemente inglobato Tiffany, molti si sono fatti una domanda: la Bce ha comprato Tiffany?
Cerchiamo di capire meglio la vicenda. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Verità, alcuni deputati del Parlamento europeo hanno chiesto informazioni a Christine Lagarde, neo presidente della Banca centrale europea, in merito al funzionamento del Quantitative easing dell'Eurotower, ovvero a quell'insieme di misure di "sostegno all'economia" riguardanti l'acquisto di titoli del debito privati.
C'è un particolare programma, denominato Cspp (Corporate sector purchase programme) che prevede, come detto, la creazione di moneta per l'acquisizione di bond aziendali. Collegando i punti, notiamo come Lmvh abbia acquisito Tiffany a fronte di una maxi operazione dal valore di 16,2 miliardi di dollari finanziata, tra l'altro, anche con titoli di debito. L'interrogativo che tiene banco, dunque, solleva una questione non da poco: Lmvh potrebbe aver acquistato Tiffany grazie ai fondi pubblici.
La replica di Lagarde
Lagarde ha provato a fugare ogni dubbio, anche se la sua spiegazione non è apparsa alquanto convincente: “La divulgazione di dati disaggregati, più dettagliati, in merito all'entità delle consistenze in portafoglio per singoli emittenti potrebbe minare il contesto di pari condizioni in cui operano gli emittenti”.
L'unica certezza è la conferma dell'acquisto di sei diversi bond di Lmvh da parte della Bce. Per il resto "la diffusione di tali informazioni metterebbe a rischio l'obiettivo della Bce di limitare al massimo l' impatto del Cspp sul funzionamento del mercato delle obbligazioni societarie dell'area. In ultima istanza, ciò potrebbe compromettere l'efficacia della politica monetaria e pregiudicare la capacità della Bce di perseguire l obiettivo primario della stabilità dei prezzi".
Lagarde ha poi concluso il suo ragionamento sottolineando come nel contesto dei piani aziendali “gli emittenti di titoli acquistati nell'ambito del Cspp” siano liberi di “operare le proprie decisioni imprenditoriali” in merito all'allocazione delle risorse. In futuro “l'Euro sistema seguiterà a valutare la loro ammissibilità ai fini del programma”.
I dubbi restano, anche se è lecito farsi più di una domanda su una Banca centrale che potrebbe aver finanziato il debito di un colosso privato alle prese con
acquisizioni. Ecco: in un caso del genere appare giustificata l'immissione nel sistema di nuova moneta. Ma perché gli Stati membri dell'Ue non possono fare altrettanto per migliorare i rispettivi sistemi sociali?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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