Boeri smonta il piano di Tridico: "Ecco perché l'Inps ha sbagliato"

L’ex presidente Inps: "La cassa integrazione in deroga richiede un passaggio anche dalle Regioni e mette le imprese in difficoltà". Errore grave del governo

Boeri smonta il piano di Tridico: "Ecco perché l'Inps ha sbagliato"

Ancora problemi. Il governo è in ritardo sulla Cig. E le polemiche non si placano. Sulla cassa integrazione per l’emergenza coronavirus "è davvero grave il fatto che si sia deciso di procedere con tre strumenti diversi, tra cui la cassa in deroga, che richiede un passaggio anche dalle regioni e che sta mettendo moltissime piccole imprese in grandissima difficoltà, perché ancora i volumi di cassa integrazione erogati sono minimi".

A parlare, ai microfoni del Gr1, è l’ex presidente dell’Inps Tito Boeri. "Le piccole imprese non hanno la liquidità per anticipare queste somme ai dipendenti. Bisognava procedere con un solo strumento, si è ancora in tempo per correggere la rotta", prosegue Boeri, secondo cui serve la cassa ordinaria con procedure accelerate. Per Boeri, infine, ridurre l’orario di lavoro a parità di salario comporta "un aumento dei costi per le imprese elevatissimo. Il vero problema è quello di evitare la chiusura di molte imprese, che avranno un fortissimo calo dei profitti, della redditività", conclude l’economista.

Siamo nella fase 2 ma, ancora oggi, c’è chi purtroppo deve fare i conti con problemi e difficoltà relativi alla fase 1. Qualcosa che si sperava essere ormai superato. Le piccole imprese sono in difficoltà. E molte non riapriranno. È questo il caso dei lavoratori e delle aziende ancora in attesa del riconoscimento della Cig. In molte regioni italiane, infatti, la cassa integrazione non è ancora arrivata. Diverse sono le aziende e i contribuenti che sono in attesa di un riscontro per quanto riguarda il riconoscimento o meno della misura. Le domande sono bloccate e i lavoratori, giustamente, chiedono risposte.

Nei giorni scorsi sono stati rivolti appelli al governo e all’Istituto di previdenza. Ma le cose ancora non funzionano. Migliaia di persone sono in casa senza poter lavorare. Le imprese hanno cessato la loro attività, dovendo rinunciare a una parte decisamente importante del proprio fatturato. Sono situazioni in cui le difficoltà non mancano. Per questo motivo i ritardi della Cig, fin da subito, sono stati argomento di discussione e malessere.

L’Inps ha voluto mettere in chiaro le cose. Eventuali ritardi sarebbero da attribuire alle regioni che non hanno trasmesso le richieste o che non lo hanno fatto nei tempi previsti. Ma i ritardi sono diffusi. Non riguardano solo la Lombardia, argomento di cui molto abbiamo scritto. Si sono verificati anche in Piemonte e in Sicilia, dove tantissime sono le persone in attesa di ricevere risposte. Stessa situazione in Emilia Romagna.

Quello con cui devono confrontarsi aziende e lavoratori è un sistema inefficiente.

La burocrazia non aiuta. Problema che non può che fare male agli affari. Ora le parole di Boeri. Dichiarazioni che contribuiscono a sottolineare tutti i "bug" del governo nell’affrontare l’emergenza economica da Covid.

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