Scattano i controlli sul bollo auto: chi rischia davvero

L’Agenzia delle entrate ci vuole vedere chiaro nella circostanza in cui la tassa automobilistica pagata è molto alta

Scattano i controlli sul bollo auto: chi rischia davvero

Non sempre pagare il bollo auto entro i termini di scadenza mette al riparo dai possibili controlli del Fisco. Può sembrare un paradosso, ma gli accertamenti dell’Agenzia delle entrate non vengono effettuati solo quando si ritarda o non si versa proprio la tassa automobilistica. Ma per quale motivo, nonostante si sia perfettamente in regola con il pagamento dell’imposta si è soggetti lo stesso a verifica?

Quando si procede al controllo fiscale seppure il bollo auto è stato versato in tempo

L’Agenzia delle entrate ci vuole vedere chiaro nella circostanza in cui la tassa automobilistica pagata è molto alta. In questo caso sorge il sospetto che la vettura posseduta non corrisponda alle reali capacità reddituali del proprietario, il quale potrebbe essere un evasore fiscale. La verifica, a quel punto, diventa obbligatoria e ciò può creare problemi all’utente. Dovrà essere l’automobilista, infatti, a provare di non aver commesso irregolarità. Quindi è opportuno acquistare vetture in linea con la propria condizione economica, per evitare, di finire sotto la lente d’ingrandimento del Fisco.

Cosa succede se si paga in ritardo la tassa automobilistica

Qualora, per qualsiasi motivo, non si versa entro la data di scadenza il bollo auto, il trasgressore viene sanzionato ed è costretto a pagare di più, poiché si aggiungono gli interessi. L’incremento dell’imposta è dello 0,1% per ogni giorno di ritardo se si paga nei primi quattordici giorni. Se si versa dal quindicesimo al trentesimo giorno dalla scadenza, la multa è pari a un decimo della tassa automobilistica. A seguire, gli interessi sono dell’1,67% se si paga dal trentesimo al novantesimo; del 3,75% se si paga dal novantesimo giorno a un anno; del 30%, oltre agli interessi dello 0,5% per ogni sei mesi di ritardo, se si paga dopo un anno.

Quando si deve pagare il bollo auto

Ma quando si deve pagare la tassa automobilistica per non incorrere nelle sanzioni? Per le auto già in circolazione, la norma generale prevede che il bollo debba essere pagato entro l'ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza della tassa ​precedente. Se l'ultimo giorno del mese entro il quale deve essere pagato capita di sabato o in un giorno festivo, il termine è prorogato automaticamente al primo giorno lavorativo successivo, senza alcuna multa. Diverso è, invece, il caso per le auto di prima immatricolazione.

Se la macchina è appena stata immatricolata perché nuova o perché per la prima volta è registrata in Italia, il bollo dev’essere pagato entro la fine del mese in cui è stata targata. Se, però, l’immatricolazione avviene negli ultimi dieci giorni del mese, il termine per il pagamento viene automaticamente spostato alla fine del mese successivo.

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