Il Parlamento deciderà probabilmente già durante la giornata di oggi se concedere al governo di usare i 6,2 miliardi di gettito extra incamerato tra giugno e luglio per attivare misure a beneficio della popolazione. Fondi che portano a 12-13 miliardi il plafond su cui può contare il nuovo decreto Aiuti.
Un pacchetto di aiuti già in parte definito e che attende soltanto di essere completato con cifre e requisiti. Al di là dei fondi su cui potrà contare il governo, sarà necessario conoscere i prezzi delle energie al momento in cui il decreto sarà varato. Più i prezzi saranno bassi e più gli aiuti saranno corposi ed estesi.
Le novità attese, tra sconti e cassa integrazione
Gli aiuti alle imprese dovrebbero essere estesi anche a quelle non energivore, con un credito di imposta messo a disposizione anche delle attività commerciali quali panifici, bar, piccoli commerci e, più in generale, quegli esercizi che hanno contratti di fornitura a partire da 4,5 kWh di potenza. Al momento lo sconto fiscale è del 25% per le aziende che fanno impiego ingente di energie e del 15% per quelle che hanno allacciamenti superiori ai 16,5 kWh.
La volontà del governo è di introdurre questa misura per gli ultimi tre mesi del 2022 ma occorrerà qualche giorno per capire quanto questo sarà possibile.
In alternativa l’esecutivo sta vagliando la cassa integrazione gratuita per le aziende che sono obbligate a fermare la produzione a causa del costo delle energie. La coperta però è corta e sarà necessario scegliere tra gli sconti fiscali o la cassa integrazione.
Al di là di ciò è probabile che le aziende potranno contare su una rateizzazione delle bollette energetiche fino a sei mesi. Misura questa che non sembra destinata alle famiglie.
Le famiglie
Nei confronti delle famiglie la rete delle incognite si infittisce. Si parla di un possibile aumento del bonus sociale ma, anche in questo caso, per decidere la platea e la consistenza degli aumenti sarà necessario seguire l’evoluzione dei prezzi delle energie sul breve termine. Restano in essere i consigli emanati con il piano Draghi il quale, a fronte di qualche sacrificio, permette di risparmiare fino a 600 euro l’anno. Occorrono ora misure ulteriori per lasciare maggiore disponibilità economica alle famiglie, soprattutto quelle a basso reddito, perché i consumi sono in contrazione e limitare l’uso delle energie in casa è certamente utile, ma non contribuisce a frenare il costo del carrello della spesa.
L’intervento di Mattarella
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto a margine dell’incontro
avvenuto ieri con il suo pari albanese Bajram Begaj, sostenendo la necessità dell’Italia di rendersi indipendente dal gas russo, puntando anche sui rapporti tra Europa e Balcani occidentali, dei quali l’Albania fa parte.
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