Ne hanno diritto solo i titolari di reddito da lavoro dipendente e simili, ad esclusione dei pensionati. Si tratta del bonus Irpef 2021 che ammonta a 100 euro mensili fino a 28mila euro di reddito complessivo lordo annuo. Tra 28mila e 35mila euro il bonus, erogato sotto forma di detrazione sui redditi da lavoro, scende progressivamente fino a 80 euro mensili. Dopo i 35mila euro di reddito complessivo, il bonus scende ulteriormente e si azzera quando il reddito raggiunge 40mila euro. Il vecchio bonus Renzi, l’anno scorso, ha subito diverse modifiche. É rimasto in vigore fino al 30 giugno 2020 e spettava per l’intero importo ai titolari di redditi da lavoro dipendente e assimilato (escluse le pensioni) che su base annua avevano un reddito complessivo lordo non superiore a 24.600 euro (e via via ridotto per redditi fino a 26.600 euro).
Dal primo luglio, come riporta il Corriere della Sera, 2020 il bonus è stato incrementato agli attuali 100 euro mensili. Ma come si calcola il limite di reddito? Vanno considerati i redditi di ogni categoria (lavoro dipendente, lavoro autonomo, redditi fondiari, inclusi quelli soggetti a cedolare secca) con la sola esclusione del reddito figurativo derivante dall’abitazione principale e dei premi di risultato assoggettati a imposta sostitutiva del 10%. Si ricorda che il bonus non spetta ai cosiddetti “soggetti incapienti”, ossia coloro che hanno avuto nell’anno un reddito inferiore a 8mila euro. Sia il bonus di 100 euro per redditi fino a 28mila euro annui sia la detrazione di 80 euro per i redditi da 28mila a 40mila euro annui vengono erogati dal datore di lavoro direttamente in busta paga.
Le persone che non hanno un sostituto di imposta in quanto lavorano per privati, se rispettano il limite di reddito complessivo, possono beneficiare dei bonus in sede di dichiarazione dei redditi (modello 730 o Redditi Pf). Le date da ricordare per il Modello 730 sono incluse tra il 10 maggio, ossia il primo giorno in cui si può visualizzare il modello 730 precompilato, e il 16 dicembre, scadenza per il versamento del saldo Imu. Le tappe intermedie sono: il 16 giugno quando si versa l’acconto Imu 2021, o il 30 giugno (pagamento delle imposte risultanti dalla dichiarazione dei redditi Pf, l’ex modello Unico).
Poi, ci sono quelle dedicate alla trasmissione del modello 730 (dal 14 maggio e fino al 30 settembre, per l’invio diretto dal contribuente o tramite Caf o professionista) o del modello Redditi Pf (entro il 30 novembre).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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