È un colpo non da poco quello che arriva da Jens Weidmann, numero uno della Bundesbank, che risponde al ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, esprimendo dubbi sull'ottimismo del titolo del dicastero italiano, perché una condivisione dei rischi tra gli Stati dell'euro porterebbe a "un percorso sbagliato" e non a "forti incentivi a rispettare le regole". Ragiondo per cui Weidmann non vedi il motivo della positività di Padoan.
Sull'unione fiscale, il presidente della Bundesbak dice: "Al momento non vedo la volontà di superare questi limiti, nè in Italia, nè in Germania, nè in altri Paesi". E aggiunge che "da quando esiste l'Unione monetaria le regole del patto di stabilità e crescita sono state violate da alcuni Stati, fra i quali anche l'Italia, più spesso di quanto siano state" rispettate.
Da Weidmann anche un giudizio più positivo, sui temi del Jobs Act e di
Atlante. Il presidente della Banca centrale tedesca parla di "riforme importanti", "che abbattono le barriere alle assunzioni, al fine di creare nuovi posti di lavoro", ma anche della necessit di "altre riforme strutturali".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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