Cancellazione fermo amministrativo gratis: ecco da quando e per chi

In alcuni casi non sarà più necessario pagare per cancellare il fermo amministrativo di un veicolo: ecco da quando e per chi

Cancellazione fermo amministrativo gratis: ecco da quando e per chi

A partire dal prossimo gennaio non sarà più necessario pagare per cancellare il fermo amministrativo di un veicolo.

La nuova legge di Bilancio 2020 contiene infatti alcuni commi che cambiano le carte in tavola e modificano lo scenario. Come sottolinea Il Sole 24 Ore, il numero 809 dichiara che, in alcuni casi, la cancellazione del fermo “è esente da ogni tributo e diritto”. Allo stesso tempo il comma 813 abbassa alla soglia di 50 euro la spesa per l'imposta provinciale di trascrizione (Ipt) per coloro i quali hanno venduto un veicolo a un acquirente che ha poi deciso di non intestarselo.

Partiamo dalle basi. In che cosa consiste un fermo amministrativo? In un atto mediante il quale le amministrazioni o gli enti competenti (come ad esempio Comuni, Inps, Regioni e Stato), bloccano, tramite i concessionari della riscossione, un bene mobile di un debitore iscritto in pubblici registri. L'obiettivo del congelamento è quello di riscuotere i cosiddetti crediti non pagati, che possono riferirsi a tasse, tributi o anche multe.

La procedura e le novità

Nel nostro caso, di fronte a un mancato pagamento della cartella esattoriale, il concessionario della suddetta riscossione può disporre il fermo amministrativo di uno o più veicoli intestati al debitore attraverso l'iscrizione del provvedimento nel Pubblico Registro Automobilistico (Pra). Se accade, il veicolo non può circolare, essere radiato dal Pra o essere venduto a terzi. Per cancellare la misura bisogna saldare il debito o dimostrare che il fermo era infondato. Pena: l'impossibilità di circolare con quel mezzo, a meno di non voler correre il rischio di pagare una sanzione dal valore compreso tra i 1.988 euro e i 7.953 euro e di farsi confiscare il veicolo. In ogni caso, fino a oggi, la cancellazione del fermo al Pra costa 32 euro di imposta bollo.

Adesso diamo un'occhiata alle novità più rilevanti sull'argomento. Intanto dal gennaio 2020 non si dovranno più pagare i 32 euro di imposta bollo grazie a uno sgravio introdotto dalla legge di Bilancio. La gratuità spetta però solo nel caso in cui la cancellazione sia effettuata “dal soggetto legittimato alla riscossione forzata”, e cioè dall'esattore (il concessionario della riscossione). Per quanto riguarda l'Ipt in caso di trasferimento coattivo, l'imposta provinciale di trascrizione sarà fissa (50 euro) e non più proporzionale alla potenza del motore.

Si aspetta adesso una circolare capace di fare luce su alcuni chiarimenti, anche se al momento possiamo ritenere tra i trasferimenti

coattivi sia le pratiche “a tutela del venditore” sia le trascrizioni di sentenze con le quali la giustizia accerta che un veicolo è di proprietà di una persona diversa da quella che risulta intestataria al Pra.

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