Il 2021 sulle piazze internazionali inizia contrastato ma con Milano in rialzo. Il Ftse Mib chiude la prima seduta dell'anno guadagnando lo 0,3%, più indietro rispetto a Londra (+1,7%), Amsterdam (+1%) e Parigi (+0,6%), ma meglio di Francoforte (invariata) e di Wall Street che ieri, dopo aver toccato nuovi massimi storici sul finale del 2020, ha ripiegato. Alle 21 italiane, l'S&P500 cedeva l'1,9%, il Nasdaq il 2% e il DJ l'1,8 per cento.
Dopo un avvio di seduta brillante, a rallentare la corsa dei listini europei hanno concorso le preoccupazioni legate a nuovi possibili lockdown e l'incertezza sull'esito elettorale degli Usa. Oggi in Georgia si terranno due ballottaggi da cui dipende la maggioranza al Senato. Gli investitori, che in precedenza scommettevano su un Congresso diviso, hanno rivisto le proprie posizioni dopo le indiscrezioni relative alle pressioni politiche indebite perpetrate dal presidente Donald Trump per ribaltare l'esito elettorale. Una vittoria a piene mani dei democratici anche in Senato potrebbe portare subito a un innalzamento delle tasse societarie.
Ritengo che quella vista ieri a Wall Street possa essere considerata una presa di beneficio commenta Vincenzo Longo premium manager di IG per poi aggiungere: Non vedo una inversione di tendenza. Non ancora. A giudizio dell'esperto tuttavia con la pandemia in corso e le conseguenze economiche del Covid19 ancora da conteggiare, occorre rimanere guardinghi e mettere in conto un altro 2020, con la volatilità elevata a tal punto che i listini Usa hanno registrato tra i minimi e i massimi dell'anno una differenza di oltre 40 punti percentuali. Più in dettaglio Longo vede a breve termine l'S&P 500 a 4.000 punti, il Nasdaq composite a 13.500 punti e Il Ftse Mib a 24mila punti
Nonostante lo scenario internazionale complesso, le vaccinazioni a rilento e una crisi politica in corso, gli esperti non sono però rimasti stupiti del rialzo registrato ieri da Piazza Affari. I volumi erano bassi ma, in generale, sono positivo sul mercato italiano. La liquidità è sempre il principale catalizzatore dei mercati e, al netto di imprevisti catastrofici, non mi attendo cali a doppia cifra aggiunge Antonio Amendola, fund manager equity di AcomeA sgr, secondo cui Piazza Affari sta beneficiando in queste ultime settimane della rotazione sui mercati a favore dei titoli value, energetici, finanziari, industriali e tlc che compongono buona parte del nostro listino. Piazza Affari non sembra temere un ritorno alle elezioni prosegue poi Amendola.
Certo ieri lo spread è salito del 2,9% a 114,7 punti e le banche hanno perso terreno (con Unicredit in calo
dello 0,8% e Intesa dello 0,3%), ma per Amendola gli investitori stanno puntando a un rimpasto o comunque a una crisi pilotata che non metta a rischio il ricorso dell'Italia ai 207 miliardi di fondi dall'Eu Next Generation.
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