Cara auto, quanto mi costi! Quest'anno 424 euro in più

Benzina e Rc auto, tutte voci che abbiamo visto aumentare giorno dopo giorno. Quest'anno, per poter girare in auto, bisogna pagare ben 424 euro

Cara auto, quanto mi costi! Quest'anno 424 euro in più

Che i tempi fossero duri per gli automobilisti ce ne eravamo accorti un po' tutti. La benzina, le Rc auto, tutte voci che abbiamo visto giorno dopo giorno aumentare. Ma calcolatrice alla mano sapreste dire quanto bisogna pagare in più quest'anno per permettersi di girare in automobile? Ben 424 euro! A fare i conti ci ha pensato l'Osservatorio Nazionale Federconsumatori che sommando gli aumenti dello scorso anno con le previsioni di spesa del 2012 ha calcolato che in due anni (2011-2012) i costi per l'automobilista sono aumentati di 941 euro . Nel 2011 le spese per benzina, mantenimento auto, pedaggi autostradali e rc auto erano infatti già aumentate di ben 521 euro, con 420 previsti per quest'anno la cifra si avvicina vertiginosamente ai mille euro.

Al primo posto dei fattori aggravanti troviamo ovviamente la benzina che in due anni pesa ben 576 euro in più sui nostri portafogli: nel 2011 l'aumento è stato di 324,00, per quest'anno si prevede ancora 252 euro in più. Al secondo gradino del podio troviamo il rincaro delle rc auto: circa 78 euro quest'anno e 109 euro lo scorso, per un totale di 187 euro in due anni. Anche le Autostrade pesano sul bilancio finale. Se nel 2011 il rincaro era stato di 37 euro Federconsumatori prevede che nel 2012 sarà di 53 euro. Infine, freccia in salita anche per il mantenimento dell'auto: +51 euro nel 2011 e +37 euro quest'anno. Un vero salasso!

“Una cifra incredibile - hanno dichiarato Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef - che incide fortemente sul potere di acquisto delle famiglie, duramente compromesso dalla crisi e dagli effetti delle manovre disposte dal Governo”.E se queste cifre non bastassero già da sole a demoralizzare il povero automobilista, l'associazione dei consumatori fa sapere che "non bisogna dimenticare, inoltre, che tale aggravio è relativo alle sole ricadute dirette, a cui vanno poi aggiunti gli aumenti in termini indiretti su tutti i prezzi dei beni (trasportati per l’86% su gomma) e dei servizi".

Sarà tempo di passare alla bicicletta? Certamente per Federconsumatori "è ora di intervenire con decisione per arginare tale andamento, soprattutto nel settore dei carburanti dove la situazione è divenuta insostenibile.

Per questo - spiega ancora l'associazione - è indispensabile: realizzare l’accisa mobile (cioè quel meccanismo automatico che prevede una diminuzione dell’accisa quando aumenta l’Iva sul prezzo industriale della benzina a causa del petrolio); cancellare l’ulteriore aumento dell’IVA previsto per settembre ed impedire categoricamente qualsiasi altro aumento della tassazione; infine, agire in direzione di una maggiore modernizzazione ed una completa liberalizzazione del settore, che porti all’ampliamento della rete dei distributori indipendenti, presso i quali è possibile risparmiare anche 9-10 centesimi al litro".

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