Il "trucco" in autostrada: così risparmi il 20% di benzina

Il consiglio per abbattere i costi: "Ecco un esempio di comportamento che in questo momento aiuterebbe il Paese, l'ambiente e anche le tasche degli utenti"

Il "trucco" in autostrada: così risparmi il 20% di benzina

È sufficiente ridurre la velocità quando si viaggia in autostrada per poter risparmiare sensibilmente sul carburante: passare da 130 km/h a 110 km/h consentirebbe di abbattere i consumi del 15-20%.

Questo almeno stando a quanto riferito da FederMobilità, che incentiva gli automobilisti italiani a seguire accorgimenti del genere. "Ecco un esempio di comportamento che in questo momento aiuterebbe il Paese, l'ambiente e anche le tasche degli utenti", spiega l'associazione. L'invito rivolto sia ai cittadini che alle istituzioni è quello di "contribuire alla mobilità sostenibile", scegliendo di adottare in modo consapevole comportamenti alla guida e più in generale stili di vita ritenuti da FederMobilità "utili ad attuare quei cambiamenti che da tempo l'ambiente nel quale viviamo richiede".

Questo genere di premesse potrebbe agevolare il passaggio alla fase successiva, prosegue l'associazione, "nell'attesa di importanti transizioni e impegni veri come la sostanziale riduzione dell'uso dei combustibili fossili, una diffusa elettrificazione, una migliore efficienza energetica e l'uso di sistemi di alimentazione alternativi, come quelli basati sull'idrogeno". Col cambio di stile di vita verso cui FederMobilità spinge i cittadini italiani e l'applicazione di nuove leggi associata all'impiego di nuove infrastrutture e tecnologie si otterrebbe, secondo l'associazione, "in modo significativo una riduzione delle emissioni di gas serra".

La riduzione di consumi ed emissioni deve essere estesa anche nel settore produttivo-industriale, un comparto al momento colpito da una pesantissima crisi economica. Tale riduzione, prosegue FederMobilità, "comporterà un uso più efficiente dei materiali, il riutilizzo e il riciclo dei prodotti e la riduzione al minimo dei rifiuti". Per quanto concerne i prodotti di base, tra i quali l'acciaio, i prodotti chimici e i materiali da costruzione, "i processi di produzione a basse o zero emissioni si trovano tra la fase pilota e la fase che precede la commercializzazione". Tale settore da solo produrrebbe un quarto delle emissioni globali, secondo FederMobilità.

"Raggiungere lo zero netto sarà impegnativo e richiederà nuovi processi di produzione ed elettricità a basse e zero emissioni", conclude l'associazione, fino ad arrivare alla cattura e allo stoccaggio del carbonio.

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