Casse previdenziali da accorpare: ecco cosa cambia per i professionisti

Dopo l'aumento della tassazione delle rendite finanziarie, altre grane per le 21 casse di previdenza dei professionisti

Pensionati in attesa in un ufficio dell'Inps
Pensionati in attesa in un ufficio dell'Inps

Un passo alla volta. Il governo mina stabilità dei pensionati. Dopo aver aumentato la tassazione delle rendite finanziarie con un comma contenuto nella legge di Stabilità approvata pochi giorni fa, all'orizzone si affacciano nuove grane per le ventuno Casse di previdenza dei professionisti. È, infatti, allo studio la possibilità accorparle. "Non basta dirsi che c'è il problema delle aliquote, dello status privatistico, della volotà delle casse di investire - spiega il presidente dell'organo vigilante parlamentare, Lello Di Gioia - l'abbiamo sentito tante volte, tanto che si è deciso di investire il 70% all'estero e il 30% qui in Italia".

Come spiega Ignazio Marino su ItaliaOggi, Di Gioia ha già ottenuto da Montecitorio l'approvazione di una mozione che impegna il governo Renzi di lavorare a un restyling dei fondi pensione. "Vi pare bormale che in questo Paese vi possano essere 21 Casse previdenziali? A me no - tuona Di Gioia - che senso ha avere la cassa dei medici, quella dei farmacisti, degli infermieri e degli psicologi sapendo che qualcuna di queste, psicologi e farmacisti, hanno delle difficoltà?". Il presidente dell'organo di controllo parlamentare crede, quindi, che sia normale "costruire, con la loro collaborazione, degli accorpamenti per area che abbiano una funzionalità". In realtà, un primo passo in questa direzione è già stato mosso proprio dall'esecutivo. Nelle pieghe della legge di Stabilità il premier Matteo Renzi ha, infatti, infilato un meccanismo che incentiva le Casse a investire sullo sviluppo del Paese. Si tratta, infatti, dell'aumento della tassazione sulle rendite fino al 26% e della previsione d'imposta taglia-tasse per gli enti che investiranno sulle attività finanziarie individuate dal dicastero dell'Economia.

Di Gioia non chiede a Renzi soltanto "l'accorpamento dele Casse al fine di realizzare economie di gestione e modalità di impiego delle risorse più efficienti", ma anche il definitivo chiarimento dello "status giuridico delle Casse" previdenziali.

Già da gennaio, dunque, sarà avviata una fase più specifica di indagine sul sistema della previdenza privatizzata. "Noi faremo le nostre riflessioni...", promette Di Gioia. Poi toccherà al parlamento.

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