Cassa depositi e prestiti annuncia nuove misure straordinarie a sostegno di imprese e cittadini per far fronte all'emergenza Covid e porta il suo impegno oltre quota 20 miliardi. In parallelo, la società di Via Goito ha approvato il bilancio 2019 che segna il cambio di passo del gruppo, quello disegnato nel nuovo piano e che si focalizza sul sostegno all'economia italiana.
A livello complessivo, nel 2019, l'intero gruppo Cdp ha mobilitato risorse per il Paese pari a 34,6 miliardi: tra finanziamenti, investimenti e garanzie in favore di oltre 20mila imprese sono andati 24,9 miliardi; mentre per Infrastrutture, Pa e Territorio sono stati mobilitati 9,3 miliardi; liberate poi risorse anche per 1.200 enti con un supporto dedicato alle infrastrutture. Infine, per il supporto alla cooperazione internazionale, Cdp ha dedicato oltre 400 milioni, facendo leva per la prima volta anche su risorse proprie. Guardando al bilancio, l'utile della Cassa si è attestato a 3,4 miliardi. Il totale dell'attivo consolidato è stato pari a 448,7 miliardi e il patrimonio netto consolidato ha raggiunto 36,1 miliardi. La capogruppo ha segnato invece un utile in crescita dell'8% a 2,7 miliardi con un attivo di 386 miliardi.
Quanto alla raccolta, il 2019 ha registrato la migliore performance in cinque anni, grazie soprattutto al contributo di Poste: +2,7% con 265 miliardi provenienti da buoni fruttiferi e libretti postali su 356 miliardi totali. Il 2019 è stato anche l'anno dello sviluppo della nuova rete territoriale con l'apertura di sedi a Verona, Genova e Napoli, oltre ai primi Corner «Spazio Cdp» nelle fondazioni bancarie a Cagliari e Sassari.
Il gruppo guidato da Fabrizio Palermo ha inoltre realizzato rilevanti interventi e impegni in equity, sia diretto che indiretto: l'investimento in Salini Impregilo nell'ambito del «Progetto Italia» e il rafforzamento della partecipazione in Tim e Sia.
«Ci aspetta un 2020 di grande lavoro: Cdp è impegnata al massimo per offrire tutto il sostegno possibile al Paese in un frangente così drammatico e difficile», ha spiegato il presidente Giovanni Gorno Tempini, sottolineando che «il gruppo sta continuando, di concerto con il ministero dell'Economia, a sostenere con misure eccezionali le imprese, la Pa e lo sviluppo infrastrutturale».
Dopo i 17 miliardi già messi in campo, ha aggiunto l'ad Fabrizio Palermo, «abbiamo deliberato ulteriori interventi straordinari che andranno a liberare 1,4 miliardi in favore di 7.200 enti pubblici e a rendere subito disponibili 2 miliardi per la liquidità delle imprese di media e grande dimensione».
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