È un quadro allarmante quello prospettato da Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre. Entro il 2016 il carico fiscale sui contribuenti italiani rischia di passare dal 43,3% al 43,6%: "Un incremento riconducibile al progressivo aumento delle aliquote Iva". Se il governo riuscirà a tagliare la spesa pubblica di 29 miliardi - continua Bortolossi sarà possibile evitare questo aumento di tassazione.
Entro il 2016, infatti, "il governo Renzi dovrà razionalizzare la spesa per 16,8 miliardi di euro: l'importo di tale operazione salirà a 26,2 nel 2017 per toccare i 28,9 miliardi nel 2018". Se questi risultati non verranno raggiunti, l'aliquota Iva salirà di 2 punti. Se non verrà ridotta la spesa pubblica, inoltre, verrà introdotto un ulteriore aumento dell'accisa sui carburanti, in modo tale da assicurare allo Stato almeno 700 milioni di euro in più.
Bortolussi conclude affermando che: "Il nostro esecutivo si è impegnato a rispettare i vincoli richiesti da Bruxelles attraverso il taglio della spesa pubblica.
Diversamente, scatteranno automaticamente gli aumenti di imposta che garantiranno comunque i saldi di bilancio. In altre parole, se il governo non riuscirà a tagliare gli sprechi e gli sperperi, a pagare il conto saranno ancora una volta gli italiani che subiranno l'aumento dell'Iva e delle accise sui carburanti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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