Dopo i grandi marchi del Made in Italy, adesso è la volta delle campagne italiane. Gli stranieri vanno all'assalto. Durante gli anni della crisi economica si è registrato un aumento dell'11% delle aziende agricole passate in mani estere. Oggi si conta un totale record di 17.286 imprenditori agricoli stranieri che operano in Italia nel settore agricolo. Il tutto emerge da una analisi della Coldiretti, sulla base dei dati Inea-Infocamere rispetto all'inizio crisi nel 2007, divulgata in occasione dell'Assemblea elettiva, dalla quale emerge che l'agricoltura è il settore che è stato più in grado di attirare gli stranieri in netta controtendenza all'andamento generale. I terreni agricoli della penisola sono praticamente diventati la "banca" degli svizzeri che con il 16% del totale delle proprietà agricole sono la nazionalità più rappresentata tra gli imprenditori agricoli stranieri presenti in Italia, proprio mentre gli italiani sono tentati dall`esportare i propri capitali per metterli in sicurezza.
Sul podio degli investitori stranieri ci sono a seguire i tedeschi (15%) ed i francesi (8%) che apprezzano il potenziale economico del Made in Italy agroalimentare, ma anche la qualità della vita delle campagne nazionali. Forte la presenza anche di rumeni, statunitensi, inglesi e belgi. La maggioranza delle aziende agricole acquisite dagli stranieri - precisa la Coldiretti - si trova in Toscana (14 per cento), il 13 per cento in Sicilia, il 7 per cento sia in Veneto, che nel Lazio e Campania.
campagne toscane che quest'anno un imprenditore cinese della farmaceutica di Hong Kong ha acquistato per la prima volta un'azienda vitivinicola agricola nel Chianti, terra simbolo della Toscana per la produzione di vino: l'azienda agricola Casanova - La Ripintura, a Greve in Chianti, nel cuore della Docg del Gallo Nero.
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